Archivio

filter_list Filtra l’archivio per:
label_outline Categorie
insert_invitation Anno
whatshot Argomenti
person Autore
remove_red_eye Visualizza come:
list Lista
view_module Anteprima

“Dilili a Parigi” e la cultura con gli occhi dei bambini

Ocelot disegna Dilili come una sorellina ed è la più giusta descrizione per questo personaggio. Così si soffre nel vederla affrontare le difficoltà che intralciano il suo roseo destino, e ne si invidia la spensieratezza e l’innocenza alla Peter Pan, che Dilili riesce ad omologare, nel corso della vicenda, a grande saggezza, coraggio e astuzia. Ocelot torna quindi a parlare attraverso gli occhi di un bambino che, come in Kirikù e la strega Karabà, ha una saggezza d’animo più tipica dell’anziano cantastorie. Dilili è una bimba che deve molto a Victor Hugo, la sua forza d’animo nel fronteggiare le ingiustizie, razziali e sessiste, ricorda infatti quella di Gavroche, ma se quest’ultimo soccombe a Parigi e al potere, la nostra eroina capeggiando una rivoluzione intellettuale guarda al futuro con positività: un nuovo mondo in cui è possibile costruire una società migliore senza che qualcuno debba genuflettersi.