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“Finis Terrae”, un poema bretone

Sebbene oggi, grazie anche al successo internazionale di artisti come Alan Stivell, Yann Tiersen o più di recente Nolwenn Leroy, ci sia una maggiore sensibilità e questa cultura sia stata riscoperta, gran parte di quello che c’era è andato perduto e uno dei modi per recuperare tutto questo passa proprio attraverso la cinematografia.  Finis Terrae di Epstein ne è sicuramente un esempio perché, prima ancora di Man of Aran o La Terra Trema, il regista decise di raccontare un popolo attraverso di esso, utilizzando come attori solo persone del posto. Proprio per questo il film è un documento incredibile perché, per certi versi, è una storia locale fatta da locali, che cristallizza una cultura in un momento storico ben definito. La situazione è ancora più particolare perché le vicende sono ambientate a Ouessant che, essendo un’isola, risulta ancora più isolata e legata alla tradizione. La trama è quasi assente, è un pretesto per imprimere su pellicola gli splendidi paesaggi naturali e il cuore di un popolo.