Gli inizi di Chantal Akerman

Nell’estate del 1967 (appena diciassettenne), Akerman realizzò i cortometraggi Bruxelles, film 1, Bruxelles, film 2, Knokke, film 1 e Knokke, film 2, in formato 8mm e in bianco e nero. I lavori erano stati girati come prova per esame di ammissione all’INSAS di Bruxelles. che tuttavia la regista abbandonerà ben presto per intraprendere un percorso da autodidatta. In queste pellicole seminali, riemerse recentemente dall’oblio, si intravedono le tracce di uno sguardo avanguardistico al femminile

“Golden Eighties” tra vetrina e vertigine

Golden Eighties esibisce con lucidità dialettica la vetrinizzazione del mondo moderno costringendo lo spettatore a fare i conti con il proprio sguardo ormai sempre più esposto e ossessionato da schermi di vario genere e con i propri automatismi emotivi in una società iper-industrializzata caratterizzata dalla riproduzione seriale pressoché illimitata anche delle emozioni.