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“Otec Sergij” di Jakov Protazanov al Cinema Ritrovato 2018

Sofferenza e patimento interiore sono da sempre temi centrali della letteratura russa e Otec Sergij di Protazanov, tratto da un romanzo di Tolstoj, ne è un classico esempio. Figura centrale del racconto è il Principe Kasatskij, un uomo fiero e bizzoso che serve Nicola I come comandante delle guardie. La sua tranquilla vita di ufficiale viene stravolta quando scopre che la donna che ama è stata amante del suo imperatore. Decide allora di abbandonare tutto e diventare frate col nome di Padre Sergio. La sua conversione non sarà però esente da tormenti interiori: continuamente verrà tentato dal peccato, in particolare da quello carnale, costringendolo presto a trasferirsi in una città isolata e vivere come eremita.

“Marionette” di Jakov Protazanov al Cinema Ritrovato 2018

Uomo di grande mestiere, già nella Russia prerivoluzionaria raggiunge un posto di prim’ordine tra i registi d’intrattenimento. È sensibile agli umori del pubblico e capace di ottenere grandi successi al botteghino, come con La dama di picche o Padre Sergio. Nel tempo si rivela una figura preziosissima per la nascente industria cinematografica; aspetto, questo, che certa critica non gli ha mai perdonato: anziché riconoscere l’estrema padronanza del materiale espressivo e, come nel caso di Marionette o Aelita, la sua capacità di sperimentare con i generi, c’è chi, in riferimento al periodo sovietico, ne ha unicamente additato il  disimpegno e ha liquidato buona parte della sua opera bollandola come cinema commerciale, con l’aggravante, nel caso del regista in questione, di uno sguardo vergognosamente rivolto verso ovest.