Archivio
In memoria di Doris Day. Oltre la fidanzata d’America
Scorrendo velocemente i titoli che hanno dato la notizia della morte di Doris Day, il riferimento più comune è alla perdita della “fidanzata d’America”, la ragazza della porta accanto, semplice e innocente, piena di energia e di allegria. Un’immagine ampiamente sfruttata che la rese regina assoluta del box office all’inizio degli anni 60, ma che relega in secondo piano le sue interpretazioni più complesse come Amami o lasciami (1955) di Charles Vidor e L’uomo che sapeva troppo (1956) di Hitchcock. Nella sua autobiografia, l’attrice definì questa parvenza di donna innocente e spensierata “molto più fittizia di qualsiasi ruolo abbia mai interpretato”. Durante la sua carriera ventennale, infatti, Day interpretò i personaggi più diversi in film che spaziano attraverso tutti i generi cinematografici.