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“Georgetown”: chi è la vittima?
Quando gli autori di un film ci dicono troppe volte che le vicende narrate non si riferiscono a fatti realmente accaduti o che i personaggi non sono da confondere con persone veramente esistite, diventiamo subito sospettosi e abbiamo voglia di indagare. Nel caso di Georgetown il disclaimer è addirittura doppio, all’inizio e alla fine del film, rispettivamente prima e dopo una scena di onori militari che ci sembra subito improbabile, quasi una citazione cinematografica da Lawrence d’Arabia. Realtà e narrazione cinematografica si confondono volutamente. Esordio alla regia di Christoph Waltz, che, interpretando anche il protagonista maschile Ulrich Mott, aggiunge un’ulteriore caratterizzazione alla sua galleria di inquietanti seduttori, il film ricrea fedelmente la vicenda, prima sentimentale e poi processuale, di Albrecht Muth e Viola Herms Drath.