Archivio
“Mamma Roma” e lo sfogo di Pasolini
Appena uscito per le Edizioni Cineteca di Bologna e Cinemazero, il volume su Mamma Roma curato da Franco Zabagli contiene moltissime rarità e tanti documenti interessanti. A cominciare da questo, che Pier Paolo Pasolini pubblicò nel 1962 su “Vie Nuove”. Un articolo in cui si parla anche di critica in modo molto attuale: “Anzitutto, la condizione di gran parte della critica cinematografica italiana, la cui preparazione culturale è penosa. Non c’è nessuno che non si senta autorizzato a scrivere di cinema, e io non so che criteri seguano certi direttori dei giornali nell’affidare la critica cinematografica… Ora, nel mio caso, succede che tale provvisorietà della competenza, sia specifica che generale, riesca più chiara: per il fatto che il giudizio su me, regista, implichi un giudizio, più o meno diretto, su me scrittore, o implichi almeno il riferimento a una storia stilistica che comprende una serie di opere letterarie”.
“Il bell’Antonio” al Cinema Ritrovato 2018
Il bell’Antonio, nato dal connubio tra lo sguardo di Bolognini e le penne di Pasolini e Vicentini, dimostra come si possa efficacemente ricontestualizzare un testo letterario senza smarrirne l’identità. Dove il romanzo omonimo di Brancati sfruttava l’impotenza del protagonista per scandagliare il vuoto culturale celato da un intreccio di gallismo e fascismo nella Sicilia del Ventennio, la pellicola di Bolognini, ambientata negli anni Sessanta, solleva obliquamente il problema del rapporto del soggetto con le istituzioni. Il male di Mastroianni, che fa capolino esplicitamente a metà pellicola come il villain di un horror, sarebbe stato forse curato da un matrimonio felice, se solo la famiglia della sposa non avesse fatto uso dell’autorità ecclesiastica per troncare il legame tra i due giovani. Barbara, impersonata da Claudia Cardinale, decide di abbandonare il marito in seguito alle parole degli uomini di chiesa, ed è quindi la pressione della burocrazia pontificia a rovinare quello che per Antonio era un porto sicuro, al riparo dalle continue pressioni delle donne che lo corteggiavano.
Galleria senza fine, la Bologna fotografata (ancora)
La mostra Bologna Fotografata è stata prorogata fino al 5 febbraio, un’ultima occasione, per chi non avesse ancora visitato le sale del sottopasso di Piazza Re Enzo, in cui poter scoprire, o riscoprire, la storia di questa città. Quel che resta della Bologna che fu, ciò che è sopravvissuto ai tre secoli di sguardi divenendo un simbolo tangibile della città, ancor più delle Due Torri (quasi due superstiti), sono i portici, quel “salotto lungo la strada”, che Renzo Renzi celebra indagandone le origini e l’evoluzione nel suo Guida per camminare all’ombra (1954), una “pesante galleria senza fine” che sfocia nelle piazze ritrovando “il necessario respiro verso il cielo, la rivolta aperta all’eccesso di intimità”.
Vivere la vita senza pensarci. “Uccellacci e uccellini”
Nuovo approfondimento su alcuni aspetti della carriera di Totò, indiscusso protagonista del cinema d’antan che in questi giorni ha suscitato, nei cinefili riuniti in questa redazione e non solo, nostalgie e risate di gioia; il cinquantenario della sua scomparsa è servito a ristabilire un contatto ideale con un attore classico e atipico nella stessa misura. Totò, oggi, continua a riempire i palinsesti portando avanti quella che in vita è stata la sua vocazione, verrebbe da definirlo ironicamente un companatico televisivo, non per sminuirne la forza ma per evidenziare l’inesauribile comicità di un personaggio che si considerava poco più di un cantastorie al servizio del pubblico, verso il quale ha sempre dimostrato sincera gratitudine.
“Salò” e la critica
Distribuito simbolicamente il 2 novembre in occasione del quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini, Salò è il nuovo appuntamento di Cinema Ritrovato al Cinema. E noi di Cinefilia Ritrovata ne approfitteremo per offrire riflessioni, documenti, segnalazioni. Come prima incursione, ci avvantaggiamo del bellissimo mini-sito dedicato al film, che va affiancato al ricco booklet del DVD, che esce in contemporanea, e contiene naturalmente la versione integrale del film. Nelle righe che seguono, troveremo un résumé della ricezione critica del film, ottimamente redatta da Roberto Chiesi, e gli articoli – particolarmente interessanti – di Moravia e Soldati.
“Accattone”: il libro, i materiali, le testimonianze
Molto atteso dagli appassionati e dagli studiosi, il volume Accattone. L’esordio di Pier Paolo Pasolini raccontato dai documenti (presentato oggi presso la Libreria Coop-Ambasciatori di Bologna), è una vera miniera di materiali e approfondimenti. Intorno al ‘corpo’ del film – scrivono i curatori Roberto Chiesi e Luciano De Giusti – esiste sempre un altro corpo di testi preparatori, appunti, interviste e di documenti che ne illuminano la genesi e i diversi processi, dall’ideazione alla realizzazione al montaggio definitivo