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“Qualcuno volò” e il cinema americano di Forman

Il 1975 è un anno cruciale nella storia degli Stati Uniti d’America. La guerra del Vietnam giunge finalmente al termine, le utopie dei Sixties sono ormai un pallido ricordo e i sogni di rivoluzione lasciano spazio a paranoia e incertezza. È in questo clima di imperante apatia sociale che Qualcuno volò sul nido del cuculo esplode nelle sale come un grido di rivolta e non poteva che essere Miloš Forman, sagace cantore delle inquietudini giovanili, spirito libero sopravvissuto alla fine del Sessantotto, a trasporre in immagini il rabbioso romanzo di Ken Kesey.

“Truth – Il prezzo della verità”

Dan Rather, storico volto della CBS News, e Mary Mapes, produttrice del programma televisivo 60 Minutes, sono i pezzi da novanta del giornalismo televisivo americano. Nel 2004 realizzano un servizio in cui si dimostra come il presidente George W. Bush non abbia prestato servizio nella Texas Air National Guard durante la guerra in Vietnam. Lo scoop, tuttavia, gli si ritorce contro e i due giornalisti assistono inermi al tracollo della loro vita professionale e privata.

“The Hateful Eight”: letture critiche (seconda parte)

Uscito ufficialmente nelle sale italiane quattro giorni fa (ma al cinema Lumière è possibile visionarlo nella speciale proiezione in 70 mm in lingua originale sottotitolata fino a mercoledì 17 febbraio), Cinefilia Ritrovata torna sul nuovo film di Quentin Tarantino. A seguire due nuove recensioni dai nostri collaboratori.