Mariangela Carbone
Non una di meno. “Il terribile inganno” e il viaggio verso il cambiamento
Il docu-film tesse le fila di Non Una di Meno, eterogeneo nelle diverse anime che lo compongono, e riesce a restituire la complessità e l’ampiezza di un movimento che, nonostante il vasto séguito nazionale (e mondiale) grazie anche a una solida struttura comunicativa attraverso i canali social, non viene mai raccontato dai media italiani. Finanziato grazie a Infinity Lab e a un crowdfunding su Produzioni dal Basso, il documentario è stato scelto da diverse sale italiane come film da proiettare in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere
“Atlantide” di Yuri Ancarani come esperienza sensoriale (in sala)
Con una cinepresa che oscilla insieme ai barchini e inquadra i palazzi dipinti dalle luci al led, Ancarani coniuga l’interesse antropologico con l’esercizio di stile e la ricerca visionaria. Un’accuratissima fotografia intrisa di rosso o di verde potrebbe ricordare fotogrammi di Gaspar Noé. Siamo di fronte a un videoartista che spegne i riflettori sempre accesi su un mondo che abbiamo l’illusione di conoscere e ce lo restituisce capovolto, ribaltando i nostri riferimenti, spingendoci a cambiare punto di vista, ad andare oltre con lo sguardo, a invertire la prospettiva. Più che un film, Atlantide è un’esperienza sensoriale, un’opera strabordante che esige la visione in sala.