In occasione dell’uscita in sala di Gioventù bruciata in versione restaurata, per il progetto Cinema Ritrovato al Cinema, noi di Cinefilia Ritrovata abbiamo pensato di offrire numerosi approfondimenti a puntate, contando anche sui tesori del Fondo Giovanni Calendoli, vera e propria miniera per appassionati, studiosi, critici e cultori. A cominciare dalla copertina di “Cinémonde” del 1957 con cui abbiamo aperto, avremo molti materiali da postare nelle prossime settimane. Questa volta lavoriamo su Dean e la critica. Nel minisito dedicato al film si trovano già parecchi contenuti utili, a cominciare dalle parole di Peter von Bagh: “La messinscena è fondamentale in questo sottile e improbabile melodramma condensato in ventiquattro ore. I giovani volti di Dean e Wood, prima estranei l’uno all’altra e ora costretti ad affrontare l’ignoto, mettono in campo la tenerezza quale sorprendente antagonista di un mondo troppo crudele e la miracolosa forza dell’innocenza ancora intatta”. Segue.

Inseriamo invece poco sotto alcuni articoli molto interessanti, emersi dal Fondo, e che vale la pena valorizzare. Cominciamo da Morando Morandini, che dedica a James Dean un articolo in occasione del decennale della scomparsa, sul “Tempo”, il 20 ottobre 1965:

 

James Dean ribelle immortale

 

James Dean ribelle immortale_01

 

Proponiamo poi il pezzo di Pietro Bianchi su “Il Giorno” dell’8 ottobre 1956:

 

Il San Giorgio della gioventù bruciata

 

E ancora Morando Morandini, nella decade successiva, su “Il Giorno”, 2 aprile 1976:

 

Il ribelle riverniciato