Per la sezione Ritrovati e Restaurati è stato oggi presentato uno splendido documento storico dedicato a due delle battaglie navali più celebri della prima parte della Grande Guerra. The Battles of Coronel and Falkland Islands (1927) di Walter Summers non è un documentario, come spesso invece si legge, ma una ricostruzione storica molto fedele di quanto accaduto. La prima fase del film è dedicata alla sconfitta britannica avvenuta al largo di Coronel, in Cile, quando il 1 Novembre 1914 l’ammiraglio tedesco Mazimillian von Spee, grazie in particolare agli incrociatori corazzati Scharnhorst, Gneisenau e Leipzig, distrusse la HMS Monmouth and HMS Good Hope della Marina Britannica causando più di 1600 morti. La Royal Navy, scossa dalla disfatta, organizzò una grande controffensiva atta anche a riprendere il controllo navale di quelle aree. L’ammiraglio Von Spee, fresco di vittoria, si stava dirigendo verso Port Stanley nelle isole Falkland per distruggere due obiettivi strategici: una stazione radio britannica e un loro grosso deposito di carbone. La flotta era formata dagli incrociatori Scharnhorst, Gneisenau, Leipzig , Nürnberg e  Dresden. Proprio allora due tra i più avanzati incrociatori da battaglia, l’HMS Invincible e l’HMS Inflexible, stavano rifornendosi di carbone a Port Stanley. Le due navi erano i rinforzi inviati dal Primo Lord del Mare John Arbuthnot Fisher per riprendersi dall’onta subita con la sconfitta del Coronel.

L’8 Dicembre 1914 ebbe inizio l’inevitabile battaglia: i nuovi incrociatori britannici erano più veloci e la loro potenza di fuoco era maggiore rispetto a quelli della Kaiserliche Marine tedesca. La battaglia fu impari e la Invincible e la Inflexible affondarono una dopo l’altra le navi tedesche, causando più di 1800 vittime e facendo 215 prigionieri. Le perdite britanniche furono di appena 10 marinai, a testimonianza della netta superiorità di mezzi. L’unica nave superstite, la Dresden, si arrese dopo tre mesi di vagabondaggio in mare aperto. Al termine della battaglia la Germania cessò i suoi raid in alto mare su obiettivi strategici, dando vita a una nuova fase dello scontro.

Tutto questo è raccontato con perizia di particolari da The Battles of Coronel and Falkland Islands, attraverso una ricostruzione minuziosa delle diverse fasi della battaglia. Il punto di vista è ovviamente quello dei britannici, ma non mi pare che siano state apportate modifiche alla realtà storica a fine propagandistico. La scelta di fare questo film ha ovviamente una ragione politica, vista anche la spesa di 18.000£, cifra molto alta. L’orgoglio per la grande azione britannica trovò conferma nel grande successo riscosso. Splendide sono le immagini delle battaglie, con primi piani dei cannoni che sparano senza tregua contro gli incrociatori nemici che subiscono uno dopo l’altro i colpi dei nemici. Ancora più emozionanti i momenti in cui le navi, sfinite da ore di bombardamenti, affondano togliendo la vita a migliaia di marinai. Ricca di patos la scena in cui i superstiti della Monmouth, ormai inutilizzabile, sperano di aver finalmente salva la vita, ignorando che proprio in quel momento l’ammiraglio Von Spee ha dato ordine di affondare la loro nave.

Per la proiezione si è scelto di proporre la musica registrata composta dal Simon Dobson ed eseguita da The Band of Her Majesty’s Marines. La Royal Navy di oggi ha reso così omaggio a quella del passato, alle sue grandi sconfitte e a suoi memorabili successi.

Yann Esvan