Il Cinema Ritrovato 2015 ha dedicato ampio spazio alla dinastiaVelle/O’Connor, che ha dato un contributo significativo al cinema dalle origini fino alla fine degli anni ‘30. Si parte con Gaston Velle, prestigiatore che attraverso i suoi corti ha stupito e divertito il suo pubblico. A torto dimenticato in favore dei più noti Georges Méliès e Segundo de Chomón, Gaston Velle ha saputo incantare il pubblico in sala. Si sono susseguiti un gran numero di cortometraggi, spesso con lui protagonista, caratterizzati da splendide colorazioni a mano che hanno reso ancora più magica la visione. Maurice Velle, figlio di Gaston, non amava invece stare davanti alla telecamera e ottiene discreti successi alla fotografia. È lui l’anello di congiunzione con la O’Connor, sceneggiatrice irlandese meglio nota con il nome di Mary Murillo, che incontrò all’incirca nel periodo in cui girò il bellissimo La princesse aux clowns (1924), proiettato durante il Cinema Ritrovato con la lanterna a carbone, che narra la storia d’amore tra una Principessa e il suo clown.

La Murillo ottenne comunque maggior successo negli Stati Uniti dove sceneggiò una serie di film pensati per esaltare interpreti femminili come Theda Bara e Norma Talmadge. Riguardo questo filo è stato proiettato The Heart of Wetona(1919) con la Talmadge nel ruolo di un’indiana innamorata di un uomo bianco. Grande spazio è dato alla tradizione e alla natura. Questo elemento si ritrovata in un altro film francese Velle-Murillo, ovvero L’Île enchantée (1927), ambientato in Corsica e giocato tutto nella dialettica natura/industrializzazione che culmina nell’amore impossibile tra un bandito corso e la figlia di un ricco industriale. Ma la carriera della Murillo continuò anche senza Maurice Velle: nel 1930 cura probabilmente la versione inglese di Mon gosse de père (1930) commedia scoppiettante, con un Adolphe Menjou in perfetta forma, in cui il protagonista scopre di aver avuto un figlio da una relazione giovanile. Negli anni ’30 la Murillo torna in Gran Bretagna dove collabora alla sceneggiatura di My Old Dutch (1934), dramma ambientato nel corso della Prima Guerra Mondiale scritto appositamente per Betty Balfour.

Il viaggio attraverso il mondo dei Velle è stato molto istruttivo. Abbiamo riscoperto un’ottima alternativa ai grandi pionieri del muto con Gaston Velle, per poi vivere splendide storie attraverso la fotografia mai banale di Maurice Velle e alla sapiente penna di Mary Murillo.

Yann Esvan