Ospitiamo gli articoli dei giovani critici di  Parole e voci dal festival, che analizzano il cinema del passato dal proprio punto di vista

Questa volta (ieri) a inaugurare la serata in Piazza Maggiore è stato Serge Bromberg (Lobster Films) uno dei supervisori del restauro  dei cortometraggi di Chaplin ,che invitato sul palco dal direttore della Cineteca di Bologna (Gian Luca Farinelli), spiega il complesso percorso intrapreso per il restauro, che ha portato alla restituzione ottimale delle comiche Mutual.  Questo percorso comprende una vasta ricerca  tra gli archivi e le collezioni dei film di numerosi Paesi , e un elaborato uso di tecnologie digitali.   Infine Serge Bromberg afferma  che queste pellicole sono veri e propri capolavori.

Il pianista Donald Sosin accompagna con una musica leggera e divertente  la visione del film The Pawnshop (Charlot usuraio). L’ambiente in cui si svolge è un banco di pegni, luogo che all’apparenza può sembrare privo di vita ma l’artista mette in scena tutta la sua fantasia, ed  ogni volta che prende un oggetto in mano inventa un nuovo modo per usarlo.  Il film è colmo di sequenze surreali  come il numero da funambolo con la corda sul pavimento, l’episodio  in cui cerca di visitare una sveglia con uno stetoscopio oppure la gag della ciambella fatta in casa che diventa una corona hawaiana e in seguito un mandolino. The Pawnshop è uno dei migliori cortometraggi realizzati da Chaplin  per la Mutual, 25 minuti di pura comicità.

Dopo Chaplin, tocca a Nicholas Ray con The Lusty Men (Il temerario), il cast è composto dall’affascinante Susan Hayward che interpreta  Louise Merritt, la moglie di un giovane Cowboy di nome Wes; la coppia sogna di comprare una fattoria, hanno bisogno di denaro e per questo motivo Wes decide d’ingaggiare come insegnante il miglior cowboy in circolazione Jeff McCloud, un uomo scaltro e solitario, interpretato da Robert Mitchum.

La trama particolarmente suggestiva, riesce a trascinare lo spettatore dentro il film, grazie a un tema universale come il bisogno d’amore, di rispetto e di sicurezza. Un film che ritrae l’America del dopoguerra, dove gli americani desiderosi di avere una vita migliore ricorrevano a lavori marginali e malinconici, qui i rodei, rischiando la propria vita.

Edoardo Perri