In Shanghaied, il proprietario di un battello, intende affondare la sua nave nel suo ultimo viaggio per ottenere i soldi dell’assicurazione. Qui Charlot è un vagabondo in amore con la figlia del proprietario, che viene ingaggiato dal capitano e lo aiuta ad arruolare alcuni marinai. Intanto di nascosto sul battello s’imbarca anche la figlia del proprietario per seguire Charlot che è all’oscuro di tutto. La vicenda narrata continua tra le gag di bordo di Charlot e si complica con qualche imprevisto o casualità che, guarda caso, va a colpire la persona che più si dava arie o che si comportava in maniera autoritaria. Come ad esempio la scena in cui il nostromo e il capitano danno fuoco alla miccia del barile d’esplosivo, e dopo aver calato una scialuppa, abbandonano il battello, ma Charlot lancia in mare il barile prossimo all’esplosione, che scoppierà subito dopo sull’imbarcazione dei due. Oppure la scena in cui Il proprietario venuto a conoscenza del destino della figlia, si precipita verso il battello con un motoscafo sul quale saliranno i due innamorati, ma il padre obbliga Charlot a buttarsi a mare il quale, però, risale dalla parte opposta e con una pedata restituisce la punizione. Questo sottile piacere nel vedere il bruto o il potente ridicolizzato è uno dei segreti del grande successo delle sue comiche.

Chaplin decide di concludere il suo percorso alla Essanay, realizzando la parodia di un film di cui rimase molto colpito, Carmen, girato da Cecil B. DeMille, che aveva portato sul grande schermo la celebre soprano Geraldine Farrar. Nella sua parodia Chaplin interpreta Darn Hosiery ossia un giovane ufficiale buffo e impacciato, che inciampa continuamente nella custodia della sua sciabola ,che contiene invece un pugnale estremamente piccolo, usata da Chaplin nei modi più esilaranti: per grattarsi la schiena oppure come cucchiaio. Il film colmo di gag è capace di provocare tra il pubblico una risata irrefrenabile e contagiosa. Una volta completate le riprese del film Chaplin entrò a far parte della Mutual Corporation ma i dirigenti della Essanay, decisero di apporta alcune modifiche alla pellicola prima di distribuirla nelle sale, senza però chiedere il parere del regista. Invece delle due bobine previste da Chaplin, fu estesa a una versione a quattro rulli per poter inserire le scene originariamente scartate da Chaplin con l’introduzione di un nuovo personaggio interpretato da Ben Turpin e l’aggiunta di nuove scene affidando la direzione a Leo White.   Ma saranno proprio l’aggiunta delle scene lunghe e insipide e il montaggio rappezzato che renderanno la pellicola poco apprezzata dal pubblico, ormai abituato al montaggio essenziale e snello delle commedie girate precedentemente da Chaplin.

Con la proiezione di Shanghaied e Charlie Chaplin’s Burlesque on Carmen si conclude, oltre al Progetto Essanay/Mutual, anche questa prima e complessa stagione di restauri intrapresa da diversi anni dalla Cineteca di Bologna e dal suo laboratorio L’Immagine Ritrovata. Infatti la Cineteca bolognese è la protagonista assoluta del restauro dell’intera filmografia Chaplin, portando a termine il lavoro di catalogazione e digitalizzazione dell’intero archivio dell’attore britannico affidatogli dall’Association Chaplin. Oltre al delicato lavoro di restauro delle pellicole, che ha permesso di proiettare nelle sale, nel corso degli anni, più di settanta film dell’artista; vi è la scrupolosa conservazione del patrimonio cartaceo lasciato da lui in eredità. Si tratta di numerosi documenti manoscritti fotografie e ritagli stampa che ripercorrono la carriera del più universale tra i cineasti, gettando nuova luce sulla sua carriera, la sua vita, ma soprattutto sul suo metodo di lavoro.

Un eccezionale progetto di ricerca e riscoperta permanente su Charlie Chaplin, fonte d’ispirazione per le generazioni future di studenti, ricercatori e cinefili, che vogliono dare il via a uno studio più approfondito sull’artista.

Edoardo Perri