Dai creatori di Wallace e Gromit e Galline in Fuga, l’ultimo lungometraggio firmato Aardam Animations (e scelto dal Lumière come film pasquale) è Shaun vita da pecora. Tratto dall’omonima serie televisiva, in onda dal 2007, il film mantiene il celebre marchio di fabbrica di casa Aardman il caratteristico claymation: pupazzi di plastilina filmati in stop motion. Le avventure della pecora Shaun, quindi, si spostano dal piccolo al grande schermo, dalla campagna alla Grande Città la quale fa da scenario a divertentissime peripezie che vedono coinvolti, non soltanto gli ormai famosi personaggi della serie animata, ma anche altri nuovi personaggi come ad esempio la dolce cagnolina Slip che conosce bene la città, ogni sobborgo e scorciatoia e il temibile accalappia animali Trumper il cui compito è liberare le strade dai randagi.
Shaun e il suo gruppo di amici, insieme al cane da guardia Blitzer, si ritrovano a vagare per la città in cerca dell’allevatore che sembra essere sparito nel nulla, ma ecco che un cartellone pubblicitario svela al piccolo gruppo una tremenda verità: l’allevatore ha perso totalmente la memoria e si è “trasformato” in un parrucchiere di grande successo! Ha così inizio il piano di Shaun per far tornare la memoria al padrone e poter così rientrare finalmente a casa, tuttavia i suoi piani vengono messi in seria difficoltà da Trumper fermamente intenzionato a catturare il gregge!
Tra mirabolanti sketch in perfetto stile slapstick, degni di Chaplin e Keaton, Shaun e i suoi amici si muovo per la città riconfermando l’humour inglese che sottende alla costruzione di tutto il film. Il regista Mark Burton, ha dichiarato che trasferire Shaun in città “ha aperto nuove possibilità, ha creato nuove atmosfere comiche e scene divertenti” permettendo ai personaggi di esprimersi in un contesto diverso dal loro d’origine. Burton sostiene inoltre che: “l’aspetto affascinante dell’animazione stop motion risiede proprio nelle riprese. Non si tratta di immagini digitalizzate al computer ma si gira su veri e propri set, con vere cineprese e vere scenografie”. I personaggi risultano così credibili perché dotati di espressioni realistiche realizzate grazie al prezioso lavoro degli animatori che, essendo attori professionisti, si muovono sui set conferendo dinamismo ai pupazzi di plastilina.
I characters sono perfettamente caratterizzati tanto da essere ben discernibili l’uno dall’altro: Shirley è la pecora più grossa di tutto il gregge, Timmy è il piccolo agnellino dolcissimo che puntualmente riesce a mettersi nei guai, la mamma di Timmy inconfondibile per la sua acconciatura con i bigodini bene in vista e Shaun, indiscussa leader del gruppo, è senza dubbio la più scaltra e intelligente. Questo film, come già altri della Aardman Animations è contrassegnato dalla scelta del mutismo. Non sono infatti presenti dialoghi e il compito di comunicare le geniali situazioni comiche, spesso a dir poco paradossali, è assegnato alle immagini che da sole riescono a suscitare grasse risate da parte del pubblico. Il risultato è un film perfetto per tutte le fasce d’età come solo casa Aardman sa fare.
Valentina Ceccarani