Tra i film del festival che interessano a Cinefilia Ritrovata (dunque quelli con una forte riflessione sul cinema e un forte amore per la settima arte), non può mancare Life Itself, dedicato a Roger Ebert, scomparso nel 2013, uno dei più rinomati critici cinematografici americani, il primo a vincere il Premio Pulitzer. Il film ripercorre l’avventura della sua vita, l’amore per il grande schermo e il controverso rapporto con il mondo del giornalismo, senza trascurare lati oscuri come la lotta contro la dipendenza da alcol. Straordinario l’affetto dimostrato, per esempio, da Martin Scorsese, spesso commosso al punto da non poter parlare a lungo davanti alla telecamera del documentarista. Life Itself, pur non avendo forse particolari meriti come documentario in sé, svolge una doppia funzione: da una parte fa conoscere a noi italiani una figura che, a parte gli specialisti del settore, pochi inevitabilmente hanno frequentato e letto; dall’altra, ci fa capire un certo modo di fare critica (anche televisiva) in America, lontana dall’accademismo delle analisi del film ma contemporaneamente di un livello superiore alla nostra tradizione quotidianistica. Visto che poi su questa testata ci occupiamo anche di nuova cinefilia, vale la pena ricordare che gli sforzi di Ebert negli ultimi anni della sua vita furono concentrati soprattutto sul suo sito, che ora – mantenendo il suo nome – vede al lavoro come recensori alcuni giovani, ottimi critici.