Imparare il cinema e i suoi segreti  divertendosi: questo l’obiettivo, tra gli altri, da parte del Cinema Ritrovato. Per raggiungerlo, Paper Moon Associazione, con il sostegno di Schermi e Lavagne, si dedica da anni all’ambito didattico-educativo della Cineteca di Bologna, realizzando numerosi progetti audiovisivi in collaborazione con scuole di tutti i cicli, dalle materne alle superiori, università e quant’altro. Ma i principali protagonisti sono sicuramente i bambini. E’ proprio per loro che nasce la sezione Cinema Ritrovato Kids, che prevede numerose rassegne, dal western allo slapstick, dal cinema delle origini alle “piccole canaglie”. Cartoni animati, cortometraggi e film, oltre che laboratori audiovisivi di varie tipologie, ispirati alle pellicole in programmazione.

Luogo di ritrovo, la Cinnoteca, in cui il coloratissimo arredamento e la vastissima collezione di libri disegnano un nuovo spazio nato apposta per i più piccini. L’appuntamento più seguito e amato? Il cinema a trucchi, naturalmente. Sulle orme di Georges Méliès e i grandi illusionisti del grande schermo dei primi del ‘900, i piccoli cinefili ricreano quelle magiche atmosfere, semplicemente giocando.

Ed ecco che, indossando una semplice parrucca ed un mantello, ci si trasforma in prestigiatori, facendo “letteralmente” scomparire qualcuno dentro una valigia, materializzando un mazzo di fiori dal cilindro, per poi regalarlo ad una bella spettatrice. Oppure facendo apparire una serie infinita di cappelli o di parrucche colorate sulla testa del povero malcapitato di turno. Tutto questo in veste di interpreti ma anche in quelle di staff tecnico: una troupe in miniatura, ma non per questo meno entusiasta, si occupa di dirigere, riprendere e persino battere il ciak. Il risultato finale, in due appuntamenti, è una serie di irresistibili filmati dal sapore vintage.

Il cinema sarà anche una cosa per grandi ma, con coinvolgente passione ed entusiasmo, i frequentatori della Cinnoteca non sono da meno. Perché il cinema non è nient’altro che una magia: Méliès docet.

Denise Penna