Un film dentro al film, una sceneggiatura prodigiosa, un cast sorprendente. Questi sono i punti di forza che hanno reso Effetto Notte uno dei film più apprezzati nella storia del cinema. Diretta dal famosissimo regista e attore francese François Truffaut, la pellicola fu presentata nelle sale nel 1973. Il film racconta della lavorazione di un altro film, Vi presento Pamela, da parte di una troupe francese a Nizza negli studios de La Victorine. Questa scelta registica innovativa e pressoché inedita consente al pubblico di apprendere in maniera divertente e coinvolgente come avviene la produzione di un film.

La trama di Vi presento Pamela è piuttosto semplice: un ragazzo di nome Alphonse si reca a casa dei suoi genitori per presentare loro la sua nuova fidanzata Pamela; tuttavia, durante il breve soggiorno in quel luogo, Alexandre, il padre del ragazzo, e Pamela si innamorano e fuggono insieme come due amanti. Più complessa è invece la trama di Effetto Notte che mescola scene in cui viene mostrata la lavorazione del film interno ad altre mirate a presentare la vita privata, i problemi e gli amori riguardanti la troupe e gli attori.

Il merito della grande riuscita del film è in gran parte dovuto al cast di attori, tra i quali sono in particolare da segnalare:

Valentina Cortese. Nonostante la sua parte secondaria, l’attrice recita nei panni di Sèverine un ruolo intrigante in quanto da un lato è il tipico personaggio della commedia, divertente e disinibito, mentre dall’altro è una figura malinconica, alcolizzata e che rappresenta i lati oscuri della vita cinematografica. Tra il comico e il drammatico la sua scena in cucina mentre parla con il marito: Séverine è consumata dal cinema e a causa dei suoi vizi e dei suoi problemi familiari non è lucida al momento di girare la scena; questo provoca suoi errori di battute e movimenti che fanno sorridere. Particolarmente azzeccata la scelta caratterizzante di farle parlare indistintamente tre lingue diverse e ottima la sua interpretazione del personaggio.

Jean-Pierre Léaud. Il famoso attore non delude neanche in questa pellicola, recitando in modo esemplare sia la parte di Alphonse, sbadato e sfortunato, sia quella di attore, impulsivo ma fragile. Interessante il suo ruolo di innamorato abbandonato che lo caratterizza in entrambi i film; in Effetto Notte, in particolare, l’attore viene illuso da due donne e per questo motivo non appena ha un momento libero chiede agli altri uomini che sono sul set se le donne secondo loro siano delle maghe; nel film risultano divertenti sia la domanda ogni volta che viene posta sia le risposte, tra le più disparate (alcune anche con sfumature volgari).

François Truffaut. L'autore recita a sua volta nei panni del regista di Vi presento Pamela. Personaggio guida e motore di tutte le scene, è impeccabile nella recitazione. La sua figura è a tratti comica (divertente lo scambio di battute con un attore: “Mi dispiace di farla morire ancora una volta”), ma sempre autorevole (è lui che convince Alphonse a non andarsene dal set dopo essere stato tradito: “Domani si lavora, il lavoro è più importante; i film vanno avanti come i treni nella notte”). Prezioso anche il suo ruolo di presentare al pubblico il personaggio del regista: “Un regista è uno a cui vengono fatte in continuazione domande, a volte lui sa la risposta, a volte no”, oppure: “La lavorazione di un film somiglia al percorso di una diligenza nel Far West: all’inizio uno spera di fare un bel viaggio, poi comincia a domandarsi se arriverà a destinazione”.

Come ho già scritto, una delle caratteristiche vincenti di Effetto Notte è la sceneggiatura: le battute dei personaggi non sono mai scontate e trasmettono appieno il senso di ogni scena. Tra quelle più riuscite sono da citare “Per un film potrei piantare un uomo, ma per un uomo non pianterei mai un film” e “Noi attori non facciamo che baciarci: pare che la stretta di mano fu inventata per dimostrare che non si era armati, ma per noi questo non basta, bisogna dimostrare che ci si ama”.