Il cinema iraniano è sempre stato in cerca di una formula per mantenere i suoi successi temporali, e col genere giallo si è riusciti a creare uno stile indiscutibile lavorando sui suoi profili. I film iraniani mancavano di cognizione cinematografica, compensata dal cinema giallo, in cui erano stati corretti gli errori presenti nelle altre opere cinematografiche di quel periodo. Sono degni di nota l’importante attività di due critici, e al contempo figure cinematografiche più famose di quel periodo, impegnate nella realizzazione di film giallo-polizieschi con una nuova visione sul genere. Il primo è Houshang Kavousi che ha girato Diciassette giorni prima dell’esecuzione (1925); il secondo è Farokh Ghafari, il fondatore dell’istituto del film Iran Nama e che ha girato Night of Hunchback (Shabe ghuzi, 1965), una satira sul cinema giallo.

Ghafari realizzò due film: South City e Night of Hunchback (Shabe ghuzi,1958) censurato dopo cinque giorni di proiezione; Chi è la sposa? (1959), anch’esso non ottenne un successo di pubblico portandolo al fallimento. Cinque anni più tardi però con un minimo budget si cimentò nel realizzare Night of Hunchback e undici anni dopo fu il turno di Zanburak, il suo ultimo film nel cinema iraniano.

Night of Hunchback riscosse molto successo per la sua idea cinematografica. Questo film, oltre alle peculiarità cinematografiche e alla critica dei rapporti sociali, è anche riuscito ad attirare l’interesse del pubblico; è uno dei primi film che ha cercato di riscuotere il successo sia dal pubblico che dalla critica, ed anche il primo film iraniano che e`riuscito ad arrivare ai festival internazionali come Cannes e Locarno. Night of Hunchback uscì nelle sale quando il cinema giallo era al vertice del successo proprio per sottolineare l’inconsistenza culturale dei suoi film.

L’avventura raccontata nel film è centrata su un cadavere, attorno al quale si sviluppano situazioni di paura, che il regista ha reso ridicole ironizzando quest’ultime e l’incompetenza dei personaggi nel nascondere il cadavere. La struttura del film si contrappone a quella dei film gialli e in qualche modo ha assunto un aspetto sociologico; il film è liberamente ispirato alla ventiquattresima fiaba di le Mille e una notte che è situato nell’ambito sociale e politico dell`Iran negli anni ’60. Ognuno dei personaggi del film, interpreta un distinto carattere della società. Ghafari, utilizzando questi caratteri, critica negli uomini la mancanza di responsabilità di fronte alle miserie umane e sostanzialmente condanna tali atteggiamenti.

La realizzazione di Night of Hunchback coincide con la fine del movimento del cinema giallo iraniano. Ora il cinema iraniano, stanco della paura e dell’apprensione, aspira ad una nuova realtà e si dirige verso un mondo più innovativo cosicché il cinema giallo non soddisfa più le esigenze del pubblico. Con l’inizio di una nuova visione sociale,  l’apertura dei confini morali uniti all’importazione dei film stranieri, alla metà degli anni ’60 questo genere cinematografico va verso il suo esaurimento.

Narges Bayat