Chi è lo (s)conosciuto? Forse proprio Errol Morris, purtroppo noto solo alla cerchia dei cinefili e assai meno al grande pubblico. Grazie alla retrospettiva del Lumière e alla distribuzione da parte di I Wonder di The Unknown Known se ne saprà sicuramente di più. Qui intanto godiamoci il sito personale di Morris, che la dice lunga sulla sua ironia – anche se giustamente campeggia l’opinione che di lui diede il compianto Roger Ebert: “Dopo aventi anni di recensioni, non ho mai trovato un filmmaker più intrigante di lui. Errol Morris è come un mago, e senza dubbio un cineasta della grandezza di Hitchcock e Fellini”. E poi una doppia recensione del bravo Roberto Manassero, prima su Cineforum, poi sul blog Anarene, con un bel confronto con Frederic Wiseman. Più accademico, e per anglofoni, un panel di interventi sul cinema di Morris e su Standard Operating Procedure raccontato da David Andrews, e una sofferta lettera del grande Bill Nichols a Morris stesso.