È ormai consuetudine che, in occasione del Cinema Ritrovato, cinefili provenienti da tutto il mondo, amatori e professionisti, trovino a Bologna il loro punto d’incontro. Mentre da una parte i cinema e i suoi piccoli grandi tesori richiamano centinaia di spettatori, il festival fornisce loro lo spazio raccolto della Sala Cervi per idee, riflessioni, spunti di ricerca. Non solo film, quindi: gli esercenti di Europa Cinemas, rete di 2061 sale presenti in 42 paesi, si riuniscono nei giorni del festival da ormai 11 anni, per discutere delle sorti del nostro oggetto d’amore. L’obiettivo degli incontri è ricercare più input possibili per potenziare e diversificare il mercato cinematografico europeo, tentare di sostenere la realtà collettiva della sala, nucleo per eccellenza del testo filmico, nonostante la spietata concorrenza di innumerevoli piattaforme, sempre più tecnologiche e prêt-à-porter. Madeleine Probst (Watershed Cinema Programme Producer in Bristol & Vice-President of Europa Cinemas), Mathias Holtz (Programming Manager, Folkets Hus och Parker, Sweden) e Petra Slatinsek (Film Education & Kinobalon Programme Manager, Kinodvor, Ljubljana, Slovenia) conducono e moderano numerosi laboratori divisi in 8 sessioni, presentando contributi di ogni genere da parte di variegate realtà nazionali.
Attraverso group task e dibattiti aperti, ci si focalizzerà sulle sfide e le opportunità che il cinema riserva, in particolare rispetto al device digitale; in secondo luogo, ci si interrogherà sui mezzi per suscitare l’interesse del pubblico più giovane, spesso estraneo al cinema di qualità e di repertorio. A questo proposito, da ciò che finora è emerso, l’ampliamento dello spazio partecipativo della realtà cinematografica sembra essere la risposta ai dubbi sull’efficacia del mezzo stesso. Creare una piattaforma di scambio, confronto e condivisione che richiami la forma dei social network, contribuirebbe non solo ad incentivare la frequentazione delle sale, ma anche a dar vita a prodotti sempre più audience-based.
Infine, si attueranno possibili strategie di sviluppo e marketing per il progetto del Cinema Modernissimo, storica sala cinematografica bolognese, il cui progetto di riapertura è stato fortemente voluto da Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna.
Denise Penna