Un bambino posseduto dal diavolo e un prete figlio di comunisti, all’anagrafe Lenin: le premesse sono buone e danno vita a Possessed, in concorso a quest’edizione del Future Film Festival. L’autore è Sam, già conosciuto ed apprezzato per cortometraggi come Vicenta che, non a caso, ha vinto il premio del pubblico al FFF 2012.

Facciamo un passo indietro: Damien è figlio di Trini, ballerina di flamenco conosciuta in tutto il mondo, e di Gregorio, celebre torero che incontra la morte misteriosamente. Dopo la perdita del padre, il bambino è insofferente e ribelle; gli occhi rovesciati, le occhiaie marcate e i comportamenti spaventosi fugano ogni dubbio: Damien è posseduto. Urge un esorcismo e l’intervento di Lenin, prete cacciatore di reliquie ma dall’animo buono, sarà cruciale.

Rocambolesco e fulminante, Possessed difficilmente non strappa una risata. Colmo di citazioni rubate al cinema horror e di satira sul popolo spagnolo (sopra tutti riconosciamo Paco De Lucia e ricordiamo L’esorcista), il film è una storia surreale e dai tratti orrorifici. una commedia satirica in stop-motion esilarante e senza freni. Anche se alle volte Sam si lascia prendere la mano, non c’è motivo per non farlo, e Possessed diverte e esagera, restando sempre fedele al tono eccessivo e colorito che   adotta sin dalle prime scene.

motion ci regala deformazioni e mutamenti che solo nel mondo dell’animazione possono prendere vita. Quale tecnica migliore per rappresentare la liberazione di un corpo abitato dal diavolo in persona? Ogni singolo personaggio incarna ad hoc lo stereotipo che rappresenta: lo psicologo in giacca e cravatta, il cartomante alla televisione, la zingara fattucchiera, il vescovo spietato hanno volti costruiti nel minimo dettaglio, capaci di definire all’istante la personalità degli uomini di plastilina che si muovono sullo schermo.

Possessed, politicamente scorretto e ricco di sequenze splatter inattese, è ora approdato nelle sale spagnole. Non perdetevi la replica al Festival sabato 9 maggio, alle 22.30 al Cinema Lumiere.

Caterina Sokota