Alien e WarGames tornano in sala nelle originali pellicole 35mm come evento del fuori salone di Milan Games Week. A curare questa incursione cinematografica nella settimana milanese del videogioco l’Archivio Videoludico della Cineteca di Bologna, che ha messo a disposizione le due pellicole. La domanda sorge spontanea, e la risposta potrebbe non essere così scontata: perché abbiamo scelto questi due film? Se volete sapere perché abbiamo scelto WarGames – che sarà proiettato al cinema Apollo martedì 21 ottobre alle ore 20.00 e alle ore 22.15, ingresso gratuito – continuate a leggere. Se invece volete sapere perché abbiamo scelto Alien, andate qui.
Se è facile ipotizzare che i timori connessi alla Guerra fredda siano stati d’ispirazione per tutti quegli sparatutto anni Ottanta che parlavano di invasioni e alieni da sconfiggere, è invece certo che lo siano stati per WarGames – Giochi di guerra, cult movie realizzato da John Badham nel 1983. Nel film un giovane Matthew Broderick rischia di far scoppiare la Terza guerra mondiale dopo essersi inserito accidentalmente in un supercomputer del Pentagono: Guerra Termonucleare Globale, evidentemente, non era un videogioco. WarGames è entrato nell’immaginario collettivo della generazione anni Ottanta. In effetti, è in quel decennio che il cinema inizia a esplorare con una certa assiduità il mondo videoludico, tematizzandolo all’interno di opere come Giochi stellari, Tron, Il piccolo grande mago dei videogames. Ci sono anche film non propriamente videoludici, che però fanno breccia tra gli appassionati, forse per merito dei protagonisti innegabilmente nerd: Explorers, I Goonies, Navigator. Sono ancora lontani i tempi del primo adattamento da videogioco a cinema, quel discutibile Super Mario Bros. che nel 1993 turberà le platee di mezzo mondo: come sprecare attori del calibro di Bob Hoskins e Dennis Hopper in un film che con l’universo di Mario c’entrava ben poco.
WarGames affronta tematiche insolite, persino ardite per un film dal target adolescenziale: l’ambiguità tra simulazione e realtà, i delicati equilibri politici che vedevano contrapposte due superpotenze come USA e URSS. La pellicola è un successo di critica e nel corso degli anni diventa un’opera di culto. WarGames è figlio di un’epoca ben precisa non solo perché nato all’ombra di un conflitto costantemente temuto, ma anche perché ci racconta di un momento in cui la cultura informatica e, di riflesso, quella videoludica si stavano sempre più affermando. Il film non nasconde infine un messaggio pacifista: in quel grande (video)gioco che è la guerra, l’unica mossa vincente è non giocare.