La sigaretta sempre stretta tra le dita e un modo sinuoso di muovere il corpo sul palco, quasi fosse un serpente: rapito dal suono, ad ogni concerto Fela Kuti cade in trance e su quei celebri groove afrobeat canta parole di denuncia e di liberazione. Questa è l’immagine che ci resta impressa alla fine di Finding Fela!, documentario di Alex Gibney presentato in occasione della terza giornata del festival Human Rights.

Il film ripercorre la vita di una delle figure musicali più carismatiche e controverse di sempre: Fela Anikulapo Kuti, nigeriano, un uomo che amava indossare abiti variopinti capaci solo in parte di rispecchiare la sua personalità eccentrica ed energica. Metodico e dedito quando si trattava di musica, Fela si è impegnato a diffondere un nuovo messaggio sull’Africa e sui suoi abitanti, perché “music has to be for revolution”. Contro ogni regime e ogni dittatura, sostenitore del panafricanismo e difensore dei diritti umani, per Fela la musica è un’arma attraverso cui prendere parola, alzarsi in piedi, opporsi e resistere, contro la dittatura militare nigeriana degli anni Settanta e Ottanta e contro tutti gli abusi di potere.

Finding Fela! si sviluppa su due binari paralleli che ben si intersecano e influenzano: la creazione del musical di Broadway Fela! dedicato all’artista e una serie di preziosi filmati di repertorio e di interviste a familiari e amici. Due ore di film che ricostruiscono nel dettaglio l’esistenza dell’attivista-musicista e il viaggio di una vita: dalla nascita in Nigeria alla fama nel mondo, dalla dolorosa perdita della madre agli attacchi della polizia, sino alla prigionia e alla morte per AIDS, seguita da un funerale a cui si dice abbiano preso parte più di un milione di persone.

Alex Gibney è autore di un biopic trascinante e convincente; un genere, questo, che quando si tratta di raccontare personalità musicali sembra funzionare al meglio: basti pensare al recente successo di film come Sugarman o ai più celebri biopic di Martin Scorsese su rockstar come Bob Dylan e George Harrison. Finding Fela! ci ricorda il potere sociale della musica stessa, fonte di aggregazione, di unione e di diffusione di saperi. “Music is the weapon of the future” afferma Kuti, oggi presente nelle canzoni che ha scritto e nelle parole che ha cantato, urlato e ripetuto fino allo sfinimento: nei suoi occhi intravediamo un misto di dolore e piacere, lo sguardo di un uomo infuriato con il mondo e il suo lato oscuro che nella musica ha trovato un’arma e un rifugio.

Caterina Sokota