La storia del restauro di Norrtullsligan è un’avventura lunga e complicata, fortunatamente culminata con un lieto fine. Fino al 1988, infatti, girava solamente una copia da un internegativo in formato academy privo di didascalie, che erano state create ex novo al fine di rendere comprensibili gli avvenimenti narrati. Nel 2013 è arrivata la svolta: da un’analisi di un negativo safety, il laboratorio di Rotebreo dello Svenska Filminstitutet non solo ha ritrovato le didascalie originali, ma ha finalmente avuto in mano una versione del film nel formato corretto. Norrtullsligan, tradotto come La banda di Nortull, racconta le vicende di quattro donne che entrano a far parte di una congrega di donne lavoratrici. In un mondo popolato da uomini, esse provano a farne a meno e vivono in comunità separate. La protagonista della vicenda è Pegg, interpretata dalla bravissima Tora Teje, qui in una delle sue rare interpretazioni. Pegg vive con quattro ragazze, con cui condivide gioie e sofferenze. Ma la loro vita è destinata a cambiare e presto si accorgono tutte che non possono sfuggire all’amore, per quanto possano essere forti caratterialmente. La banda di Nortul comprende che l’importanza assoluta è la parità dei sessi, che quando viene raggiunta pone termine ad ogni problematica ideologica. Non c’è più bisogno di tenersi lontane dagli uomini, se essi smettono di comportarsi da padroni. Ma questo Pegg lo comprende solo alla fine del film, e non di propria volontà ma costretta dalla necessità. L’amore, che aveva sempre rifuggito, la coglie quando meno se l’aspetta e non poteva che innamorarsi del suo capo, che tanto l’ha aiutata senza chiedere nulla in cambio. Solo quando lei realizza tutto questo l’atmosfera cupa e drammatica che accompagna costantemente il racconto svanisce, e questo non poteva che accadere il giorno di Natale.

 

Yann Esvan