“Questo soggettario – si legge nella premessa al volume Soggettario di cinema e precinema (Centro Sperimentale di Cinematografia, 2003) – nasce dalla necessità di produrre uno strumento comune alle più importanti biblioteche italiane di cinema […] al fine di rendere omogenei i percorsi di soggettazione e di ricerca di materiali bibliografici inerenti al cinema”. L’obiettivo, evidente, è descrivere una serie di testi dal punto di vista semantico, per facilitare o suggerire percorsi di ricerca a studenti e appassionati di cinema. Riprendiamo in mano quell’introduzione e rileggiamola in chiave videoludica. Esiste qualcosa di simile? Probabilmente no. Che la ricerca sul versante videoludico non possa vantare la stessa tradizione e la stessa solidità, se così vogliamo chiamarla, di quella in ambito cinematografico è un dato evidente, sia per mere questioni di anzianità, sia per la rarità di fondi e cataloghi sul videogioco. Dal 2003 i bibliotecari di area cinematografica hanno a disposizione un comodo soggettario unificato tramite cui descrivere i propri volumi, tutto a beneficio dei cinefili. Gli studiosi del videogioco invece stanno a guardare.

Uno studente di storia del cinema può eseguire ricerche di natura geografica per risalire a tutti quei testi in cui compaiono articoli su una determinata cinematografia nazionale; volendo potrebbe individuare quegli articoli in cui vengono citati determinati personaggi di finzione (uno a caso, Charlot, in omaggio al suo centenario) o avvalersi di descrittori che rimandano al mondo della radio, della televisione e della fotografia.

Premessa: il catalogo dell’Archivio Videoludico, fino a ieri, consentiva di sfogliare il database per titolo o publisher secondo l’ordine alfabetico, oppure rintracciare il gioco di proprio interesse per piattaforma, titolo, publisher, sviluppatore, anno. Il campo ‘Ricerca libera’, invece, permetteva di eseguire una ricerca su tutti i campi.

Da oggi quel Soggettario di cinema e precinema, tanto invidiato, è stato rubato al cinema e donato al videogioco. Naturalmente non si tratta di un furto, né di uno stravolgimento, ma di una piccola evoluzione, dal momento che quei soggetti sono stati attribuiti ai giochi e non ai libri. Dal volume abbiamo prelevato numerosi soggetti, in parte poi modificati, che si prestano a essere utilizzati in ambito videoludico. A questi soggetti sono state aggiunte alcune nuove voci che più si adattano a fotografare il medium videogioco. Il risultato è un soggettario di circa 160 termini che permetterà agli utenti di fare ricerca a partire da temi di natura contenutistica e formale. Una novità per l’ambito videoludico, che si rivela utile anche a chi è estraneo al mondo dei videogiochi. Grazie al soggettario è possibile risalire, per esempio, a tutti quei titoli che affrontano temi storici (Prima guerra mondiale, Guerra fredda, Guerra del Vietnam, ecc.), temi sociali (alcolismo, prostituzione, pedofilia, ecc.) o che presentano rimandi ad altri media (cinema, fumetto, radio, televisione, ecc.). A ogni titolo sono stati affiancati uno o più soggetti. In alcuni casi ciò contribuisce a rendere più specifica la descrizione. Esempio: un gioco tratto da un film presenterà entrambi i soggetti Adattamento e Cinema. Dopotutto, anche se è il soggettario di un catalogo di videogiochi, a trarne beneficio possono essere gli stessi cinefili. Il trionfo della diplomazia.

Nota bene: il lavoro di attribuzione dei soggetti è in progress. Ad aprile 2014 sono stati soggettati già 800 titoli, su un totale di quasi 4000. Per maggiori dettagli sull’attribuzione dei soggetti consulta la legenda.