Dedichiamo questo post sul Cinema Ritrovato a Henri Langlois. Del resto, se c’è un contesto nel quale omaggiare il fondatore storico della Cinémathèque Française, esclusa le terra d’Oltralpe, è proprio questo festival, non a caso definito il paradiso dei cinefili. E l’omaggio è doppio. Non solo, infatti, si è potuto rivedere un documentario del 1972, Langlois, di Elia Hershon e Roberto Guerra, ma è anche uscito – e svetta nella Book Fair della Biblioteca Renzo Renzi – la monumentale raccolta Écrits de cinéma 1931-1977, edito da Flammarion/ Cinémathèque Française.
Cominciamo dal primo. Si tratta di un omaggio al grande cinefilo, un ritratto semplice e girovagante, che alterna interviste ad amici e colleghi di Langlois e filmati di lui che cammina per Parigi parlando a ruota libera. Il tentativo è probabilmente quello di alludere alle passeggiate dei film della nouvelle vague, ma tutto sommato il trattatello nostalgico-urbanistico funziona. Tra i testimoni narranti (con primi piani talvolta intensi) Lillian Gish, Ingrid Bergman, Catherine Deneuve, Jean Renoir, Jeanne Moreau e François Truffaut Prima della proiezione, vale la pena segnalare la presentazione di un Jean Douchet sorprendentemente commosso, che ha ricordato le prime proiezioni nelle sedi primitive della Cinémathèque senza però rinunciare al graffio dell’ironia: commentando le condizioni precarie e poco protette di quella passione infiammabile, ha sottolineato che sarebbe bastato un incendio a far fuori tutta la nouvelle vague prima ancora che cominciasse a girare film.
Il volume, invece, curato e annotato da Bernard Benoliel e Bernard Eisenschitz, rappresenta l’edizione critica e definitiva dei suoi scritti, mai molto citati (la stella di Bazin ha brillato ovviamente di più), eppure indispensabili per comprendere milieu e humus della fertile cinefilia extra-Cahiers. Da collegare a Le Musée imaginaire d’Henri Langlois, degli stessi editori. Il tutto per ricordare il centenario della nascita. A questa pagina disponibili, di entrambi i volumi, indici e introduzioni. Si spera in una futura traduzione italiana.
Ciné-fils