Un paio di settimane fa, all’Archivio Videoludico, si è verificato un fatto particolarmente grave.  Nell’immediato nessuno aveva dato peso alla cosa, poi la macabra scoperta: che fine hanno fatto i salvataggi dei giochi PlayStation 3? Ripercorriamo insieme le tappe principali di quanto accaduto. Stando ai dati del file Excel in cui vengono registrati tutti coloro che visitano l’Archivio, il fatto risale a sabato 9 aprile 2016. Un pomeriggio come tanti, qualche prenotazione, i primi caldi primaverili. L’utente Kevin C. – nome di fantasia per questioni di privacy – sta giocando con PlayStation 3. L’hard disk è pieno ma quel gioco richiede l’installazione. Bisogna liberare spazio nella console. L’utente decide quindi di compiere un gesto che, col senno di poi, si rivelerà fatale. Entra in quella che crede essere la cartella dei giochi installati e la ripulisce. Purtroppo era la cartella dei salvataggi. L’utente Kevin C. non si accorge di nulla e chiama il curatore dell’Archivio segnalando che, nonostante la pulizia, l’hard disk è ancora pieno. Il curatore dell’Archivio, sul momento, non dà peso alla cosa: segue l’utente in saletta e cancella un paio di giochi installati. Tutto ciò accade sabato 9 aprile.

Venerdì 15 aprile l’utente Jessica F., che da circa quattro mesi sta giocando a Metal Gear Solid 4, accorre trafelata nell’ufficio del curatore segnalando che il suo salvataggio è sparito. Solo allora il curatore fa due più due e impallidisce. Tutto è perduto. Mesi di fatiche buttati al vento, vite digitali spezzate. Il salvataggio, per un giocatore, è sacro quanto il segnalibro per un lettore. Tuttavia, se il segnalibro cade, in qualche modo ci si può raccapezzare. Si sfoglia avanti e indietro finché non si ritrova quel capitolo perduto. Qualche piega della carta a volte può tornare utile, fornire qualche indizio prezioso. I più astuti possono dare un’occhiata alla costa per individuare il punto di svolta tra sgualcito e intonso. Segue sospiro di sollievo.

Anche lo spettatore che s’addormenta sul divano o al cinema, mal che vada, può recuperare il film in DVD/Blu-ray (metodo legale) oppure scaricarlo via torrent (metodo illegale). Fast forward fino al punto giusto et voilà. Un giocatore che perde un salvataggio deve ripartire dall’inizio, rifare tutto da capo. Il giocatore non è né lettore né spettatore. La sua esperienza ludica la costruisce strada facendo, è sua e solo sua. Siccome un gioco, in molti casi, richiede ore e ore di dedizione, il salvataggio è quell’insostituibile segnalibro digitale necessario per riprendere da dove si è interrotto. Quel tasto pausa che attende di nuovo il play e non consente né rewind né fast forward. Il giocatore investe un sacco di tempo ed energia nella sua opera: si narra di NES lasciati accesi giorno e notte per non dover ripartire da zero.

Un salvataggio perduto è una vita spezzata perché, anche supponendo che il giocatore abbia l’ardire di ricominciare la sua avventura dal principio, probabilmente non sarà più la stessa avventura, lo stesso viaggio, il medesimo itinerario. Siamo consapevoli che esiste la possibilità – non sempre – di scaricare un salvataggio altrui, ma sarebbe come rubare la vita (e l’esperienza) di qualcun altro. Non vale e non è la stessa cosa.

Ci sembra doveroso soffermarci sulle dichiarazioni di alcuni utenti coinvolti loro malgrado nei tragici eventi di sabato 9 aprile 2016, utenti che avevano riposto la loro fiducia e le loro aspettative in quell’hard disk. Giuliana C. parla di un momento di notevole sconforto, ma anche di una rinnovata motivazione: la ragazza intende ricominciare Kingdom Hearts dall’inizio, costi quel che costi. Davide B. ringrazia il curatore per il sostegno psicologico e spera di potersi riprendere al più presto. Emiliano L. dichiara che non è la prima volta che accade un fatto simile in Archivio, ma non ci sono prove a conferma della sua versione. Valeria D. ricorda i tempi in cui le bastava segnare i codici sul proprio taccuino per salvare la posizione. Non sa se tornerà in Archivio dopo quanto avvenuto.

Nel frattempo, il curatore dell’Archivio ha appeso un cartello in saletta: “Gli utenti sono pregati di non accedere ai menu e alle impostazioni delle console, onde evitare di cancellare salvataggi e/o giochi installati”.

Andrea Dresseno