Ospitiamo gli articoli dei giovani critici di Parole e voci dal festival, che analizzano il cinema del passato dal proprio punto di vista
Roma città aperta è stata la sorpresa più bella del festival. La sua proiezione in Piazza Maggiore ha suscitato nel pubblico presente ancora oggi una grande emozione: “Il capolavoro di Rossellini affronta un tema difficile come la Resistenza italiana durante i nove mesi di occupazione tedesca nella capitale. Il regista riesce a documentare la paura ma in particolare la vitalità del popolo italiano, che mette in campo tutte le sue forze fino allo stremo per allontanare gli invasori”, questo è ciò che afferma Emiliano Morreale (Cineteca Nazionale), l’ospite incaricato di introdurre la visione del film.
Rossellini in questa pellicola, descrive la Roma popolare, infatti il titolo Roma città aperta rivela che gli eroi sono la gente del popolo, quella che vive all’aperto, nelle strade della città. Gli eroi sono un militante comunista di nome Manfredi (Marcello Pagliero), che dopo una crudele tortura viene ucciso, senza però rivelare alcun dettaglio o nomi dei suoi compagni, mentre l’altro è Don Pietro Pellegrini, un prete patriota che non nega mai aiuto ai perseguitati politici, e per questo motivo verrà fucilato ma egli affronterà la morte con dignità; interpretato da Aldo Fabrizi che con una sorprendente naturalezza diventa in questo film la voce del popolo. Indimenticabile è l’interpretazione di Anna Magnani nel ruolo della popolana Pina,che muore sotto i colpi di una raffica di mitra: la sequenza è veramente tragica, e ha meritato la fama che si è guadagnata in tutto il mondo. Nel film spiccano altri personaggi non meno importati, il bambino (Vito Annichiarico) figlio di Pina che nonostante la giovane età vuole a tutti i costi ribellarsi alle violenze dei tedeschi e dei fascisti, e Francesco, fidanzato di Pina interpretato da Francesco Grandjacquet, già conosciuto per la sua carriera di attore che era già iniziata dagli anni quaranta.
La sceneggiatura è fondamentale in questo film; elaborata da Sergio Amidei e Federico Fellini, ha ottenuto il premio Oscar come miglior sceneggiatura originale. Un vero capolavoro del cinema italiano , sono più che meritate le lacrime e gli applausi degli spettatori alla fine della proiezione.
Edoardo Perri