Ospitiamo gli articoli dei giovani critici di  Parole e voci dal festival, che analizzano il cinema del passato dal proprio punto di vista

In onore a Burt Lancaster domenica scorsa la figlia Joanna ha introdotto l’opera cinematografica The Swimmer, tratta dall’omonimo racconto di John Cheever. Quando Joanna, soffermandosi su questo film, sorrideva e dichiarava come il nuoto, assente nella vita di suo padre, fosse diventato una tenera ossessione, nessuno si sarebbe aspettato una pellicola del genere.

Un uomo a nudo, infatti, è un’opera scioccante; e la cosa più sconvolgente è che, nella sua dinamicità, riesce a far perdere anche allo spettatore più sicuro di sè tutte le certezze acquisite, con una naturalezza a dir poco sconcertante. Perché è di questo che si tratta: la perdita di certezze. Tutto ciò che Ned Merrill sembrava essere- vigoroso, gagliardo, amato, ambito ed invidiato- si trasfigura, in un lento ed angoscioso climax senza fine, in una maschera soffocante e contorta, che lui stesso non riesce più a sopportare. In questo “fiume” di piscine e vicini di casa il percorso, nato un po’ per sfida ed un po’ per gioco, va sempre più in profondità, nelle viscere obsolete del suo essere, ed impedisce all’ esuberante Neddy di tornare indietro prima ancora di accorgersene. Ogni tappa è un piccolo frutto di ciò che ha seminato durante una vita all’estenuante ricerca del piacere. In questo susseguirsi maniacale di “esili peggioramenti”, persino la luce che illuminava e idolatrava il protagonista si affievolisce fino a spegnersi, e l’eroe biondo e atletico si trasforma nel debole antieroe claudicante.

In questo viaggio alla ricerca di sè il protagonista ha osato troppo, ha perso il controllo e ha lasciato che il mondo esterno lo capovolgesse e lo buttasse giù dal burrone. E come se tutto d’un tratto si svegliasse da un potente incantesimo, in conclusione Mr. Merrill viene a contatto con tutto ciò che egli stesso ha creato e si è portato dietro da tutta la sua esistenza. Non è chiaro, tuttavia, se la razionalità e la comprensione delle cause di questi avvenimenti disastrosi sia giunta a Ned, o se nell’instante in cui seppe egli cessò di sapere, e l’ultima pioggia torrenziale l’abbia trascinato nel vuoto irreversibile dell’abisso.

 

Francesca Alberoni