Ayako Wakao è la giovane protagonista di Hotaru No Hikari. Nel ruolo di Reiko interpreta una tragica eroina che dopo la morte dei genitori si prende la responsabilità della propria famiglia, abbandonando la scuola per permettere alla sorella minore di diplomarsi. Inizia a lavorare coltivando il suo straordinario talento nell’antica arte del ricamo con costanza e dedizione, privandosi della possibilità di studiare. Una lunga serie di disavventure, professionali, familiari e sentimentali sembra minare la vita di Reiko, ma la reazione della protagonista è sempre forte e pragmatica, molto lontana dalle eroine dei film giapponesi degli anni precedenti. Infatti, nonostante l’impianto narrativo rimandi a una situazione drammatica e di sacrificio, la nuova donna moderna, sembra aver introiettato forza e coraggio, ma anche capacità a fronteggiare le situazioni, tanto da non essere più succube degli eventi e a non farsi sopraffare da un destino predefinito. Nonostante il film sia genere gendai-geki (ambientazione moderna), Kazuo Mori adotta uno stile registico classico non rinunciando a inquadrature descrittive che mostrano il lato più tradizionale del Giappone. All’interno della narrazione si addentra nel mondo della raffinata arte del ricamo dei kimono, antica professione che la protagonista e la sua famiglia svolgono da generazioni. Le inquadrature si soffermano sulle sapienti mani di Reiko che ricamano antichi tessuti oppure sugli imponenti paesaggi naturali e sembrano rimandare continuamente a una certa nostalgia del tempo passato. Il colore accentua maggiormente questa sensazione, sottolineando le sfumature degli abiti oppure le tonalità dello scroscio di una cascata. Purtroppo, come in altri casi, la pellicola restaurata non è in ottime condizioni e la visione viene pesantemente condizionata dai colori non più nitidi.

In questo film il regista non si adagia sul lato patetico della vicenda, piuttosto restituisce una nuova immagine del Giappone, più adulta e matura nel modo di affrontare la vita. Infatti non solo la protagonista, ma tutti i personaggi, affrontano le avversità con grande forza morale e dignità, guardando verso nuove prospettive e incamminandosi verso l’autonomia. Ayako Wakao, attrice dal grande carisma e dalle capacità versatili, incarna a pieno la figura di un nuovo Giappone, in continua crescita e alla ricerca della propria identità.

Chiara Maraji Biasi