Bianca Ferrari
“Die My Love” più istintuale che razionale
Adattato del romanzo omonimo di Ariana Harwicz, Die My Love segna il ritorno sulla Croisette di Lynne Ramsay a distanza di otto anni dal successo di You were never really here (che le era valso il premio alla migliore sceneggiatura) e il proseguimento di una ricerca poetica incentrata sull’approfondimento psicologico di personaggi infelici, rassegnati, avvolti da un dolore schiacciante e apparentemente senza uscita.
“Eddington” e l’osservazione succube dell’America
Eddington è un film satirico, sfacciatamente statunitense per tema e interlocutore, enorme per budget, per divismo Oscar-oriented e box-office-oriented (Joaquin Phoenix, Emma Stone, Pedro Pascal, Austin Butler), e voracemente ansioso di dire tutto e di più sull’America post-2020: quella, chiaramente, del Covid-19, ma anche della cultura MAGA, del movimento Black Lives Matter, tirando in ballo il complottismo e le sue derive social, le fake news, la violenza di genere, il razzismo sistemico verso gli afroamericani, la questione delle terre indigene, l’ipocrisia della sinistra liberale.