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“Marionette” di Jakov Protazanov al Cinema Ritrovato 2018
Uomo di grande mestiere, già nella Russia prerivoluzionaria raggiunge un posto di prim’ordine tra i registi d’intrattenimento. È sensibile agli umori del pubblico e capace di ottenere grandi successi al botteghino, come con La dama di picche o Padre Sergio. Nel tempo si rivela una figura preziosissima per la nascente industria cinematografica; aspetto, questo, che certa critica non gli ha mai perdonato: anziché riconoscere l’estrema padronanza del materiale espressivo e, come nel caso di Marionette o Aelita, la sua capacità di sperimentare con i generi, c’è chi, in riferimento al periodo sovietico, ne ha unicamente additato il disimpegno e ha liquidato buona parte della sua opera bollandola come cinema commerciale, con l’aggravante, nel caso del regista in questione, di uno sguardo vergognosamente rivolto verso ovest.