Ladies Must Love di Ewald André Dupont è una sophisticated comedy in cui lo spettatore trova molti degli elementi che si aspetta: la brillantezza dei dialoghi, l'eleganza e la raffinatezza degli ambienti fisici e sociali, le schermaglie e gli equivoci amorosi, la malizia di riferimenti e rimandi e un'atmosfera di vacuità e frivolezza continuamente però minata da dettagli che danno l'idea di una certa precarietà e il sospetto che sia più apparenza che sostanza.

In particolare da quest'ultimo punto di vista la trama del film di Dupont è abbastanza emblematica: quattro amiche, dedite a vivere facendosi mantenere da uomini facoltosi conosciuti e conquistati in party e in locali di tendenza, in un momento di difficoltà stipulano un contratto per il quale ogni loro guadagno deve essere diviso in parti uguali nel gruppo. Una di queste, meno cinica delle altre, crede però che la firma del contratto sia solo un gioco e un modo per esorcizzare le difficoltà, con i relativi problemi una volta conosciuto un affascinante playboy con il quale ha intenzioni e sentimenti più seri del solito e le conseguenti gelosie e ricatti delle compagne.

Ladies Must Love, uscito un anno dopo Mancia competente, ha qualche vaga discendenza lubitschiana nella continua centralità dell'apparenza e della recita, alla base di molte scelte e comportamenti delle ragazze protagoniste. Il film di Dupont rimane però su un binario, diciamo così, assolutamente medio, risultando gradevole tanto quanto dimenticabile, soprattuto se rivedendolo oggi lo paragonassimo a molti altri esempi (non necessariamente, attenzione, capolavori) di commedie del decennio; del resto è uscito in un periodo, i primissimi anni trenta, in cui i codici della nuova commedia erano ancora in via di definizione, in attesa che Lubitsch, Capra e Hawks stabilissero i canoni a cui ispirarsi. Così, per esempio, i dialoghi talvolta funzionano alla grande e con acume e talvolta sono più claudicanti e meno brillanti di quanto avrebbero potuto essere.

Ciò non toglie che il film di Dupont abbia motivi di interesse. Si veda il cinismo con cui viene descritto il rapporto tra le quattro ragazze, anche da questo punto di vista all'insegna di un'amicizia basata più sull'apparenza e l'opportunità che su un vero affetto, l'efficacia con cui vengono accennati con dettagli e veloci riferimenti gli effetti della crisi economica e, più in generale, l'approccio alla vicenda concreto e diretto, che evita sia il beffardo e il paradossale di molte screwball del futuro prossimo, sia l'amarezza implicita di molto Lubitsch. Decisive anche la bravura, il fascino e gli occhi vivaci della diva protagonista, June Knight,.