Come passereste il vostro primo anniversario di matrimonio? In casa Helwing si aspettano i parenti per una noiosa cena di famiglia. Questi però sbagliano treno e avvisano la giovane coppia che il loro arrivo è rimandato al giorno dopo. Dolly, che da sola aveva già iniziato i festeggiamenti, decide di voler andare a cena con il marito.
Lui però preferirebbe rimanere a casa a preparare la difesa di un ladro, che non sa essere nascosto dietro alla sue tende. Dolly comunque non demorde, congeda la domestica e da sola va a caccia di locali, alcool e svago. Ovviamente il dottor Helwing (Max Hansen) si sente costretto a seguirla, lasciando così la casa nelle mani del ladro e dando inizio a un’inseguimento per i locali notturni della città.
Csárdás di Jakob Fleck, Luise Ffleck e Walter Kolm-Veltée è una commedia esilarante che decide di raccontare la vita notturna delle grandi città in maniera frivola. Lukas Foerster scrive che il film è una “lettera d’amore” alla mondanità e ai piaceri dei locali serali, delle sale in cui si balla a ritmo di jazz e scorrono fiumi di alcol. Una situazione “tipica di molte grandi città europee nel corso degli anni Venti: proprio il tipo di divertimento che in Germania la politica ufficiale nazista tentava con ogni mezzo di soffocare”.
In Csárdás Dolly cerca di tentare il marito che, gradualmente, si lascia andare alla lussuria proprio all’Inferno, ovvero l’ultimo locale che la coppia visiterà. Per accedervi dovranno essere buttati nella gola-scivolo di un Diavolo e “sottostare” alla regola della diavolessa-cameriera che gli impone di bere una coppa di champagne prima di iniziare il percorso negli inferi. Una specie di percorso degli orrori da luna park, in groppa a un carretto fantasma, dopo il quale per errore finiranno per visitare anche il commissariato e le sue celle.
Di Csárdás rimane impressa l’interpretazione della coppia formata da Irene von Zilahy e Max Hansen, ma anche la disperata ricerca, dei personaggi, di leggerezza, divertimento e libertà. Sempre Lukas Foerster scrive che Csárdás è stato girato agli studi cinematografici di Praga ed è anche “l’ultimo film in lingua tedesca di Max Hansen, una delle più grandi star del cinema dei primi anni Trenta, che proseguì poi la sua carriera in Svezia e in Danimarca. I compiti di regia furono sbrigati in famiglia: alla coppia già affermata composta da Jakob e Luise Fleck si aggiunse Walter Kolm-Veltée, il figlio che Luise aveva avuto da un precedente matrimonio. La loro collaborazione produsse uno degli ultimi tentativi riusciti di mantenere in vita lo spirito libero ed edonistico del cinema sonoro della tarda Repubblica di Weimar”.