Sembra impossibile parlare di cinema a mente sgombra, in questi giorni. Troppe le preoccupazioni che si affastellano nella testa dei cinefili, ovviamente più importanti di qualsiasi prodotto per lo schermo. Finché la situazione non migliorerà (e sarà dolce rileggere queste righe quando saremo fuori dalla fase più acuta della crisi sanitaria), è molto difficile sollevare lo spirito, tuttavia ci proviamo con un intervento semi-serio sul "cattivo cinema".

Qui su Cinefilia Ritrovata ci concentriamo per lo più sul cinema che consideriamo importante. Da una parte torniamo a ripetizione sul canone della storia del cinema - sia i capolavori riconosciuti in tutte le loro pieghe visibili o nascoste, sia le riscoperte o i ritrovamenti - dall'altra setacciamo il contemporaneo per valutarne le trasformazioni, giudicarne gli esiti, spiegare i movimenti dell'immaginario filmico. Raramente ci dedichiamo alla disamina del "brutto" in quanto tale, per il semplice fatto che - non essendo una testata accademica (per sua stessa natura chiamata a fare ricerca su qualsiasi fenomeno comunicativo) - consideriamo non valga la pena sprecare tempo con ciò che lettori o appassionati non hanno voglia di guardare.

Oggi faremo un'eccezione, poiché questa crisi ci ricorda quanto vorremmo che tutto tornasse alla normalità, e saremmo pronti a vedere un sacco di brutti film pur di trovarci in un presente dove si può normalmente uscire di casa e andare al cinema gomito a gomito con gli altri spettatori, estranei e amanti del grande schermo. E in fondo è simpatico che siano stati regolarmente attribuiti i Razzie Awards, quei premi ironici e surreali, concepiti come gli anti-Oscar, che offrono allori proprio ai titoli più esecrabili usciti durante l'anno. Per quest'anno i premiati sono:

Peggior film
Cats

Peggior attore
John Travolta – The Fanatic

Peggior attrice
Hilary Duff – Tra incubo e realtà (The Haunting of Sharon Tate)

Peggior attore non protagonista
James Corden – Cats

Peggior attrice non protagonista
Rebel Wilson – Cats

Peggior prequel, remake o sequel
Rambo: Last Blood

Peggior regista
Tom Hooper – Cats

Peggior sceneggiatura
Cats – scritto da Lee Hall e Tom Hooper, basato sul musical di Andrew Lloyd Webber

 

Insomma, trionfano CatsRambo e Travolta. Il primo è un disastroso tentativo di tradurre in immagine digitale l'immaginario felino di un musical che nessuno, astutamente, aveva mai osato portare su grande schermo; il secondo è il fosco finale di una saga molto violenta, certamente non priva di interesse (ma facilmente oggetto di scherno da parte della critica); e il terzo è un attore che nella sua carriera è riuscito a toccare gli estremi del cinema: da star che ha cambiato per sempre il concetto di mascolinità moderna (La febbre del sabato sera) a pericolante ex celebrità invischiato in pessime pellicole (Perfect), da attore in grado di rilanciarsi grazie a nuovi cult movie (Pulp Fiction) a ulteriore stella cadente di un mondo produttivo polverizzato (per es. Svalvolati on the road o lo stesso The Fanatic, attraverso decine di anonimi sotto-prodotti). 

Eppure, sorridere dei Razzie ci fa sentire parte di un universo delle storie e dei simboli, della cultura popolare e della società di massa, del cinema come mestiere (e mestieraccio) e dei premi come forme di valutazione che gli uomini attribuiscono a ciò che viene realizzato per il loro intrattenimento e per la loro vita estetica. Non vediamo l'ora di tornare a discutere di tutto questo, sinceramente.

Evviva il brutto cinema, perché quando torneremo a vedere pessimi film vorrà dire che siamo tornati a vivere la nostra vita.