Apriamo il nuovo anno senza troppi bilanci. Non li amiamo, e pensiamo di aver comunicato a sufficienza le novità della nostra testata nel 2017, prima fra tutte la nuova grafica - e il nuovo sistema di archiviazione. La prima ci è servita per "ripulire" la homepage e focalizzare sulla lettura l'attenzione di chi ci segue, senza inutili orpelli ma anche senza rinunciare all'eleganza stilitica. Il secondo ci permette di indicizzare al meglio i nostri contenuti presenti e passati. Insomma, siamo diventati adulti in questi anni.

Nel 2018 rafforzeremo i notri punti di forza, quello cioè di essere un giornale online che è sostenuto da una Fondazione (la Cineteca di Bologna) a statuto privato ma a vocazione pubblica. E quello di avere un editore, però, che non ci ha chiesto di fare pubblicità alle sue iniziative ma di sviluppare a largo raggio un discorso critico e cinefilo, oltre che di scoprire e valorizzare nuove firme e nuovi collaboratori.

In questi mesi, di conseguenza, abbiamo ampliato il nostro sguardo al cinema italiano, in sinergia con il progetto Visioni Italiane: ci occuperemo del cinema italiano minore, indipendente, d'autore o di genere, del reale, di ricerca - chiamiamolo come vogliamo - che ci interessa difendere e che leghiamo a doppio filo al festival bolognese omonimo, che si tiene tra febbraio e marzo. 

Continueremo a seguire ovviamente il cinema restaurato, i festival, le prime visioni legate alla nostra istituzione e anche alcune altre, gli approfondimenti sul passato, aggiungendo la forma-intervista e altri tipi di riflessioni trasversali che riportano un certo tipo di saggistica breve culturale sul web, da dove secondo noi sta mancando ultimamente.

L'equilibrio che cerchiamo è dunque sempre lo stesso: lo spunto di una istituzione culturale con la sua programmazione dà vita a un universo critico e editoriale che permette di gemmare contenuti diversi e autonomi, leggibili da chiunque, in tutta Italia (e in tutto il mondo purché italofoni, visto che per ora ci limitiamo a articoli nella nostra lingua: domani chissà). 

Più di tutto ci serve la nostra piccola ma fedele comunità di lettori, e ci serve che si ampli ancora, quindi ai lettori chiediamo, se ne hanno voglia, di condividerci il più posssibile e farci circolare in Rete. Un pugno di bravi critici e studiosi, alcuni giovani e giovanissimi, si esprime su queste che ancora chiamo "pagine", ed è bello che siano adeguatamente valutati e apprezzati. 

Buon anno da Cinefilia Ritrovata