La sezione Cento anni fa ha regalato agli spettatori la possibilità di immergersi nel lontano 1913 con giornate a tema di grandissimo interesse. Si è partiti con ‘il cinema fa del cinema’ sezione che ha mostrato in che modo il cinema di un secolo fa sapesse riconoscere se stesso e si specchiarsi nelle sue produzioni. Una delle sezioni più belle, poi, ha reso possibile la riproduzione di una giornata tipo al Cinema Tivoli di Parigi in cui i film erano intramezzati da pause musicali e spettacoli di vario tipo. Il pubblico ha così avuto modo di entrare in un mondo ormai dimenticato e poter rivivere le emozioni del passato grazie anche alla proiezione di due splendidi film italiani: Amor di Regina (1913) ma soprattutto Ma l’amor mio non muore (1913) presentato al grande pubblico nella sua versione splendidamente restaurata.

Si è così passati verso divertenti commedie con Engelein (1913) o quelle di Léonce Perret che nel 1913 arrivò a girare la bellezza di trentasette film. Il viaggio è poi proseguito verso Ingeborg Holm (1913) e il racconto tragico del dolore di una madre. Si è poi giocato con gli omaggi che il cinema del 1913 faceva nei confronti degli avvenimenti storici del passato e così abbiamo visto un omaggio al tricentenario della famiglia Romanov oppure, con La Lampada della Nonna (1913) è stato possibile ripercorrere un episodio della Seconda guerra d’Indipendenza italiana  con l’espediente narrativo del flash-back. Per concludere in bellezza la rassegna ha riguardato ‘il fascino irresistibile dell’antichità’ che ha riportato in vita vecchi documentari e grandi film di ambientazione storica. Tra tutti, ovviamente, Quo Vadis? (1912) e Spartaco ovvero il Gladiatore della Tracia. Non è mancata una divertente sezione dedicata ai dieci anni di cento anni fa, che ha presentato film girati tra il 1903 e il 1912 come ad inquadrare storicamente quanto fatto nel 1913.

Mariann Lewisnsky ha curato una splendida rassegna dedicata al ‘glorioso 1913’ regalando a tutto il pubblico tanti spunti interessanti e riuscendo nel difficile compito di trasportare le loro menti indietro di ben cento anni. Il messaggio di chiusura non può che essere dedicato all’ottimo lavoro svolto da tutti i musicisti che hanno accompagnato splendidamente i film muti nel corso di tutto Il Cinema Ritrovato 2013.