Chissà se, nel momento in cui diedero il via alla produzione di Agente 007 - Licenza di uccidere, Harry Saltzman e Albert R. Broccoli erano consapevoli di star gettando le fondamenta di una leggenda, ad oggi protagonista di ben ventiquattro pellicole girate in oltre cinquant’anni. Il film, diretto da Terence Young, fu una vera e propria scommessa, a partire dal budget di un solo milione di dollari: gli scenografi furono costretti a veri e propri lavori di fortuna, come l’uso di stock footage per sostituire i pesci nel grande acquario del villain.

Nonostante i pochi mezzi, Agente 007 - Licenza di uccidere costituisce efficacemente la matrice attraverso cui è stata coniata l’intera leggenda del Bond cinematografico: i momenti più efficaci della sceneggiatura, adattata da Maibaum, Harwood e Mather, sono andati a costituire un elenco di mitemi pronti ad essere riletti e riproposti, con cambi più o meno eclatanti, per tutta la carriera cinematografica della spia più famosa del mondo. L’incontro con il superiore, la consegna di nuovi gadgets, la seduzione di innumerevoli donne e lo scontro con il cattivo di turno, sempre desideroso di rivelare a 007 il suo piano malvagio, compaiono in ogni avventura della spia inglese, avvalendosi di una forma di volta in volta adeguata alle iconografie in voga durante la produzione della pellicola.Anche la colonna sonora impone uno standard indimenticabile con il James Bond theme composto da Monty Norman, divenuto ormai vera e propria signature del personaggio, riproposta in ogni film con arrangiamenti differenti.

Al centro di questa parata di archetipi si staglia il personaggio di Bond, qui incarnato dallo scozzese Sean Connery. Ex bodybuilder, dotato di grande carisma e di un fisico imponente, l’attore era molto lontano da come Fleming immaginava la sua spia, un uomo esile e dotato del tipico charme inglese, ma è proprio l’interpretazione di Connery che costituirà l’ultimo tassello per l’immortalità della pellicola: la mimica facciale sorniona, la voce profonda e la facilità con cui neutralizza i nemici senza bisogno di stuntman, fanno di questo 007 un sex symbol con cui dovranno confrontarsi tutti gli attori successivi, da Roger Moore sino a Daniel Craig. Rafforzato da un montaggio incalzante che rende la pellicola godibile anche allo spettatore contemporaneo, Agente 007 - Licenza di uccidere è un vero gioiello del cinema di intrattenimento, capace di brillare anche ad oltre mezzo secolo dalla sua realizzazione.