Archivio

filter_list Filtra l’archivio per:
label_outline Categorie
insert_invitation Anno
whatshot Argomenti
person Autore
remove_red_eye Visualizza come:
list Lista
view_module Anteprima

“The Last Goldfish” a Gender Bender 2018

Inserendosi in una tradizione stilistica ormai diffusa nel documentario (particolarmente in quello a tematica ebraica: si vedano ad esempio The Cemetery Club di Tali Shemesh e Hugo di Yair Lev), The Last Goldfish affida la sua narrazione interamente alla voce di Su, che si mette in gioco in prima persona e ripercorre il proprio cammino mostrandoci fotografie, materiali d’archivio, film di famiglia e anche sé stessa mentre viaggia, interroga, filma e fotografa per realizzare il documentario. Questa è tuttavia anche una precisa scelta morale, oltre che estetica: simboleggia la necessità di tramandare la memoria di un passato che non deve ripetersi. Ed ecco perché, verso la fine del film, diventa esplicito il parallelismo con la situazione dei 65 milioni di rifugiati che oggigiorno scappano dai propri Paesi cercando vita e speranza altrove.