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04 Settembre 2020, Vincenzo Palermo
“Dogtooth” e la pedagogia dell’orrore
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Prime Visioni
Proprio come in un esperimento scientifico, Lanthimos costruisce un incubo domestico in modo programmatico, azzerando il sentimento familiare, seguendo la logica della coazione a ripetere – di gesti, neologismi, vuoti cerimoniali – e basando il potenziale eversivo dell’affresco paranoico sulla semplice coordinata dentro-fuori: all’interno delle mura domestiche vige l’ordine e la disciplina, fuori imperversa il regno del disordine e della corruzione. Del tutto privi di giudizio critico sono i tre figli, due femmine e un maschio, a causa del metodo (dis)educativo che reinventa per loro una nuova lingua, modifica i significati delle cose e annulla il concetto di empatia sociale.