Vincenzo Palermo
Peckinpah e Dylan nel crepuscolo degli idoli
Il canto del cigno di un’epoca è affidato alla voce consumata dello storyteller di Duluth, Robert Allen Zimmerman, meglio noto come Bob Dylan. Tra evocazioni sonore tex-mex e minimali tocchi di chitarra che si intensificano, in un finale barocco, mischiandosi a tre vocalist, flauti, violoncelli e contrabbassi, il menestrello americano si fa voce e corpo di un Ovest al suo tramonto nello struggente Pat Garrett e Billy Kid di Sam Peckinpah.
“Jacques Demy, le Rose et le Noir” nel vortice en chanté
In Jacques Demy, le Rose et le Noir si agita un vortice poliforme che riesce a saldare l’esperienza biografica del regista alla dimensione onirica dei suoi film che, nel tripudio estetico, musicale e coloristico, nascondono il fatalismo dell’amour fou, gli ingranaggi inceppati dell’esistenza, l’indissolubile presenza di un manque che è espressione di pessimismo illuminato e dolci illusioni.