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Lo splendore di “Gigi” di Minnelli
Sin dalla prima sequenza vengono messi in evidenza tutti gli elementi fondamentali dell’opera, sia per quanto riguarda i temi sviluppati dalla trama (il passaggio dall’infanzia all’età adulta, l’amore, il matrimonio) sia per ciò che attiene alla forma specifica del film: lo sguardo in macchina e il coinvolgimento degli spettatori richiamano l’attenzione sull’ars affabulatoria propria del cinema; il canto ci rende consapevoli di essere entrati nel genere musical; la macchina da presa sempre in movimento (specialmente in carrellate laterali) ci invita a seguire i personaggi nelle loro vicende. A colpire è soprattutto l’aspetto tecnico-formale a colpire, sebbene anche la sceneggiatura (tratta da un racconto di Colette del 1944 e vincitrice di un Oscar) offra momenti brillanti e divertenti.
Cinema Ritrovato 2017: Colette, ispirata e ispirazione
Continuiamo con un secondo dossier sul rapporto tra Colette e il cinema. Nella rassegna dedicata a Colette, due sono i titoli che spiccano per interesse. Nel primo per il suo rapporto con la protagonista, nel secondo in quanto il soggetto e la sceneggiatura sono firmate da lei.