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31 Maggio 2023, Mariantonietta Losanno
“Dalíland” e la distanza tra l’essere artisti e amare l’arte
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Prime Visioni
Mary Harron sembra partire da un presupposto che, dal principio, le serve per assicurarsi una piena riuscita del suo ritratto. Raccontare in una pagina personaggi così complessi è impensabile. Anzi, surreale. E lei, da professionista in biografie ne ha piena consapevolezza. Dalíland è, piuttosto, una riflessione sull’arte inserita in un contesto di atmosfere festaiole, dettami dell’industria culturale che gravano sulla creatività degli artisti, manie, ossessioni e ipocondrie di un genio capace di definirsi e perdere i contorni di se stesso con la stessa naturalezza.