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‘‘L’innocenza’’ speciale II – Il potere rivoluzionario degli affetti
Kore’eda dimostra ancora la propria capacità di elevare in modo non banale i sentimenti al di sopra delle aspettative sociali che vorrebbero disciplinarli, liberandone così un potenziale rivoluzionario. La cornice scolastica incarna un’autorità da mettere in discussione, gli schemi entro cui ci disponiamo sono ancora una volta ostacolo alla vera comprensione dell’esistenza e insufficienti a spiegare una realtà che appare spesso contraddittoria e inafferrabile
“L’innocenza” speciale I – L’innocenza scoperta nel cinema scrigno
Il titolo originale, Mostro, contribuisce più dell’italiano L’innocenza, quasi opposto, a (dis)orientare chi si accinge ad aprire la scatola dell’ultimo film di Hirokazu Kore’eda. Affezionato lui a un cinema di manipolazione empatica del pubblico, e grati noi per i limpidi inganni che tesse a nostro beneficio, il titolo come porta d’accesso al film ne prelude minacciose atmosfere horror, che lo stile riprova, avvincente e inquietante.