“Che lingua parlate nelle Filippine?”, chiede Alex, impiegato in un mattatoio, a Olivia, badante di sua nonna Olga. Stanno guidando per le strade di Brighton Beach a Brooklyn, quartiere diventato simbolo dell’immigrazione di famiglie, come quella dello stesso Alex, ebree e russe. “Nelle Filippine abbiamo 86 lingue”, risponde la badante transessuale alla ricerca di un marito americano per il rinnovo del suo permesso di soggiorno ormai scaduto. Lo scambio riassume la ricerca di una lingua comune, una lingua franca, come recita il titolo del film, che permetta la comunicazione tra persone diverse per etnia, lingua, identità di genere, età, classe sociale, legami famigliari.
Nell’America di Trump che costruisce muri e organizza rimpatri per tenere separate le diversità, la macchina da presa della regista Isabel Sandoval segue, tra le strade e i treni sopraelevati di New York, le paure di Olivia, interpretata dalla stessa regista che ne condivide la posizione di transessuale e immigrata. L’amore romantico dei due protagonisti, topos narrativo che, come scrive Werner Sollors in Alchimie d’America solitamente permette la transizione dei soggetti etnici verso l’americanizzazione, si infrange contro la mascolinità minacciata di Alex. Scoperta la transessualità di Olivia, l’uomo non riesce infatti ad accettare fino in fondo di essersene innamorato e le offre protezione anche per crearle dipendenza psicologica, riaffermando così la sua supremazia maschile. Il ricatto di Alex piegherà Olivia?
Lingua Franca ha un andamento dilatato, sottolineato dalle prolungate inquadrature fisse del paesaggio urbano in cui Olivia e Alex si muovono rimanendone prigionieri, e una struttura circolare che impedisce ogni progresso e ogni transizione verso quella mobilità sociale che costituisce l’essenza della promessa americana per ogni immigrato. Sandoval dà per affermata, senza alcuna apologia né spiegazione, la transessualità di Olivia e ne evidenzia ripetutamente la ricerca, consapevole e senza sensi di colpa, della soddisfazione sessuale. La transizione più dolorosa e difficile che la protagonista deve affrontare è quella verso l’acquisizione della cittadinanza americana. Olivia vive la tensione tra identità etnica di partenza e cultura nazionale di arrivo: mantiene legami telefonici con la madre nelle Filippine, ma si tratta di scambi freddi e in momenti sbagliati, marcati anche dall’interesse economico della famiglia d’origine. Lo stesso interesse economico governa il primo tentativo di Olivia di comprarsi un marito, prima della sua relazione con Alex: in un rovesciamento dello stereotipo patriarcale sulla prostituzione, è la transessuale di colore che paga l’uomo bianco.
L’amore per Alex, con tanto di fuga romantica dall’angusto appartamento di Olga, si concretizza come possibilità di transizione verso l’americanizzazione e l’acquisizione di nuovi diritti come per l’amica Trixie che riesce nell’intento di farsi sposare. Sandoval complica il binomio tra identità etnica e cultura nazionale tipico delle narrazioni di migranti, inserendo la transessualità di Olga che Alex vive come una minaccia. Le pressioni sociali degli amici e la sua dipendenza dall’alcol rivelano il suo carattere debole. Anche per lui la mobilità sociale promessa dal liberismo americano non si concretizza: Alex rimane un sottoproletario, con un impiego umile e brutale, per di più ottenuto attraverso legami famigliari. La fuga romantica di Olivia e Alex si conclude in una stanza di motel altrettanto angusta quanto l’appartamento da cui sono scappati.
Se i tempi dilatati e i lunghi silenzi di Lingua Franca rischiano di togliere mordente alla narrazione, sono tuttavia funzionali per comunicare il senso di detenzione e di costrizione a cui Olivia, come immigrata irregolare, è condannata anche se ancora a piede libero. Il camminare di Olivia per la città è caratterizzato, infatti, tanto dall’acquisizione della consapevolezza dei suoi diritti quanto dalla limitazione, fisica e psicologica, dei suoi movimenti per il terrore del rimpatrio e la mancata emancipazione se dovesse accettare di seguire il suo amore per Alex.