“Per il pubblico l’arte del Cinematografo è un mistero ed evoca la magia, ma è un procedimento scientifico che comporta vaste conoscenze e duro lavoro. Per inciso, è una delle prime industrie mondiali”. Con questa didascalia introduttiva si apre il piccolo film inglese di otto minuti Secrets of the World Industry - The Making of Cinematograph Film, una perla rara dedicata a chiunque sia appassionato di storia della tecnica del cinema.

Un’occasione ghiotta per osservare un metodo di lavoro industriale che ad oggi è totalmente cambiato e che non tornerà mai più. Passo dopo passo, scopriamo le fasi di come funziona l’industria cinematografica nel 1922, accompagnati dagli addetti ai lavori, “attori” totalmente ignari dell’ipotesi che uno spettatore del 2022 possa rivederli all’opera cento anni dopo.

Il film segue il classico ordine di fabbricazione della pellicola: perforazione (il numero dei fori dipendeva dall’aspect ratio del fotogramma); sviluppo del girato in una camera oscura dopo l’esposizione avvenuta durante le riprese; asciugatura (forse l’aspetto più curioso per chi scrive: si avvolge la pellicola lungo un’enorme gabbia circolare in legno che viene fatta girare fino al procedimento completo); stampa della pellicola dal negativo di ripresa al suo positivo; taglio: lavoro di taglia e cuci generalmente svolto da una donna che segue le indicazioni del montatore; infine, il confezionamento, per cui il film avvolto su se stesso viene inserito nelle scatole destinate alle case di produzione e, successivamente, alle società di distribuzione.

Questo processo è ancora più sorprendente se pensiamo che all’epoca il materiale di cui è composta la pellicola è il nitrato di cellulosa, supporto pericoloso, infiammabile e decadente che porta ad altissime probabilità di degrado e auto-distruzione nel tempo futuro. Possiamo solo immaginare i rischi in cui potevano incorrere gli addetti ai lavori nel corso di un’attività così delicata.

The Making of Cinematograph Film viene presentato come “sequel” di A Movie Trip through Filmland un altro mini-documentario del 1921 proiettato al Cinema Ritrovato lo scorso anno. In questo caso, assistiamo alla creazione del supporto dalla sua fase zero. Nell’insieme, due occasioni irripetibili per osservare il principio di quel mistero e di quella magia che chiamiamo cinema.