Tenet è questo: Nolan al suo meglio e peggio; l’ultima impresa di un autore che, come i suoi personaggi, non sa se guardare avanti o indietro e finisce col procedere sui suoi stessi passi, pestandosi i piedi. Alla fine dello spettacolo mi è rimasta la stessa sensazione di quando vidi per la prima volta Inception, la delusione di un film farraginoso e inutilmente intricato fine a sé stesso e allo sfoggio di abilità tecniche nelle scene d’azione. Delusione tanto più cocente ripensando che Nolan ha girato alcuni tra i miei film preferiti, The Prestige in primis.
Per una buona metà Tenet si trascina a fatica fra lunghissime spiegazioni e dialoghi interminabili il cui scopo si esaurisce dopo pochi minuti in scene d’azione a metà fra Mission impossible e 007. Da un certo punto il film si risolleva, non tanto perché questo schema viene alterato, quanto perché si insiste maggiormente sul potenziale spettacolare degli effetti temporali, vero centro d’interesse del film. Come di Inception ricordo solo i palazzi che si contorcevano su sé stessi, così a poche ore dalla visione di Tenet non mi viene in mente il nome di un singolo personaggio ma solo delle automobili in retromarcia.
C’è la logica a ritroso di Memento, una sorta di wormhole temporale alla Interstellar ma senza lo stesso effetto sorpresa soddisfacente, senza la stessa cura nei personaggi. Tenet ha da offrire meravigliose coreografie d’azione, aerei che esplodono e quesiti intriganti che sfociano in spiegazioni implausibili. Attraverso la coppia di protagonisti, Nolan mette in scena gli alter ego dello spettatore e dello sceneggiatore: il primo (personaggio senza nome) che giustamente si pone delle domande sul funzionamento astruso del suo universo narrativo in cui le leggi della fisica sono opinabili, e il secondo (Robert Pattinson) che gli risponde per paradossi o lo invita a non farsi troppi problemi. Se siete in cerca di narrazioni brillanti sulle distorsioni temporali recuperate piuttosto Source Code.
Se invece volete un film abbastanza adrenalinico, visivamente magnifico, con americani che salvano il mondo da russi cattivi, con poca sostanza e il cui stesso autore vi invita a non pensare troppo, questo è Tenet. SPOILER ALERT: finisce come tutti i film di Nolan.