“A volte a definire una persona è ciò che non fa”. E nulla fa Sibil Fox Richardson per due decenni, se non parlare con gentilezza e determinazione a chiunque voglia ascoltarla, mentre invoca un riesame della sentenza per il marito Rob, condannato a 60 anni di prigione dopo una rapina a mano armata. Con Time Garrett Bradley, già responsabile di seconda unità su un prodotto mainstream importante per la comunità nera come When They See Us, ma soprattutto autrice di stimati cortometraggi,  ha vinto come miglior regista nella sezione documentari americani al Sundance Film Festival 2020, dove peraltro aveva già portato a casa un premio nel 2017 col corto Alone.

Film attualissimo eppure al di là del tempo, Time (presente su Amazon Prime Video) è il racconto di una vita in attesa - e non solo quella al telefono con le interminabili musichette di attesa delle strutture governative - mentre dei figli crescono senza conoscere il padre e le differenze nelle condanne fra neri e bianchi per gli stessi reati negli U.S.A. si perpetuano. Se il Black Lives Matter in questi anni ha cominciato a rispondere alla domanda: “Perché sono così arrabbiati?” di chi non sa e non ha vissuto in prima persona, Time sembra stare lì per farci chiedere come si possa essere tanto pazienti.

Sibil Fox Richardson, conosciuta anche come Fox Rich, è diventata nel tempo la voce pubblica di una causa di interesse generale, e ha evidentemente capacità retoriche e carismatiche fuori dall'ordinario (bellissimo il discorso pubblico sul perdono). Brilla per gentilezza eppure, come le fa notare il suo avvocato, non ha l'atteggiamento di chi stia chiedendo un favore ma di chi reclama con forza i suoi diritti, e ciò infastidisce le istituzioni. Ha sopracciglia perfette, outfit impeccabili: è una che vuole lottare dall'interno della società, perché ha l'orgoglio di sentirsene pienamente un membro. Educa i suoi figli a perseguire il successo, come una brava madre borghese americana, ed è fermamente convinta che proprio “il successo sia la miglior vendetta”, come si suol dire oltreoceano. A tratti, in effetti, parla per slogan, ma molti al suo posto si sarebbero appigliati a ben di peggio.

Bradley è arrivata a Time dopo averla incontrata. Dopo averlo concepito all'inizio come un cortometraggio, ha poi deciso di allungare il formato quando ha scoperto che Fox Rich aveva immortalato su video tutti gli anni di vita senza il marito, fra crescita dei figli, discorsi in pubblico, frustranti interazioni con l'autorità. Ha poi intelligentemente utilizzato il bianco e nero come elemento sia di stilizzazione che di omogeneizzazione fra immagini di discontinua qualità, fra girato ex novo (molto contrastato e molto bello) e filmini familiari vecchi e recenti, digitale e analogico. E se bellissime nuvole per rappresentare il tempo che passa lento e inesorabile - ma anche inesorabilmente lento - non sono forse particolarmente originali, non risultano per questo meno potenti.