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“Femmina folle” di John Stahl al Cinema Ritrovato 2018
Stahl è al solito molto sottile nel raccontare le interazioni umane, ma in questo vertice della sua filmografia (peraltro gratificato all’epoca da un abbondante successo) raggiunge anche l’apogeo della sua complessità: in superficie si pone davanti al pubblico come il paladino della morale corrente, invitandolo a rifuggire le passioni sconsiderate e a preferire le donne modeste e posate a quelle egoiste e accentratrici. Sotto la scorza del letterale, però, adotta un punto di vista ondivago e ambiguo: a tratti è con Ellen contro gli altri che la vogliono ingannare (e, con una stoccata, il finale ci confermerà delle sue buone ragioni) e a tratti è con le vittime della sua febbrile smania affettiva. Per lo spettatore, in lotta contro se stesso sui due lati della barricata, non può esistere vero sollievo.